La proposta della Repubblica Centrafricana di offrire la nazionalità in cambio di investimenti in criptovalute è stata respinta da un tribunale

La Corte suprema della Repubblica Centrafricana (RCA) ha respinto l’intenzione del regime di concedere la nazionalità, terre e ricchi minerali ai partecipanti al mercato che acquistano 60.000 dollari della criptovaluta sostenuta dal governo, il token sango, definendo lo schema illegale.


Come riportato dalla BBC, il tribunale ha stabilito che la proposta di nazionalità è illegale poiché “la nazionalità non ha valore economico”.


Secondo una portavoce del presidente Faustin-Archange Touadera, l’amministrazione sta studiando altri modi per concedere terre e cittadinanza ai possessori di sango coin.


La RCA è stato il primo Paese africano a utilizzare il Bitcoin come valuta ufficiale e il secondo del pianeta dopo El Salvador.


Il povero Paese africano sta cercando di rafforzare la propria industria trasformandosi in una centrale regionale di criptovalute.


In un sondaggio Bloomberg di luglio, la Banca degli Stati dell’Africa Centrale (BEAC) è stata esortata a sviluppare una moneta virtuale unificata che possa essere utilizzata in tutti i suoi 6 Paesi membri.

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Il consiglio di amministrazione della banca ha inviato un’e-mail per spiegare come l’uso di una moneta digitale condivisa modernizzerà i sistemi di pagamento e rafforzerà l’accesso locale ai servizi finanziari.


La Nigeria, che non è servita dalla banca, ha presentato ufficialmente una CBDC chiamata eNaira in ottobre, scatenando il dibattito tra gli altri Paesi dell’Africa subsahariana.


Ad aprile, la RCA ha reso ufficiale la valuta bitcoin.


D’altro canto, la BEAC ha criticato con veemenza la sentenza, definendola “incoerente con gli accordi e i trattati che regolano l’Unione Monetaria dell’Africa Centrale”.


Il BEAC non ha risposto immediatamente alle richieste di informazioni di CoinDesk.

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