La CVM, l’autorità di regolamentazione dei titoli brasiliana, sta spingendo per apportare modifiche alla proposta sulle criptovalute per chiarire come verranno gestiti gli asset digitali nel Paese. A differenza della gestione precedente, che non ha creato alcuna proposta in merito a questa legge, la nuova guida dell’azienda ha assunto un punto di vista proattivo.
Il CVM richiede una modifica del documento che consentirebbe ad alcuni beni virtuali, come le compensazioni di carbonio, le sentenze dei tribunali e i crediti, di essere organizzati in una blockchain, ma non di qualificarsi come beni digitali secondo la descrizione dell’attuale legge sulle criptovalute.
Tuttavia, queste ulteriori rivelazioni non sono state rettificate e i promotori della legge ritengono che non ci sarà alcuna possibilità di includere questo nuovo aggiustamento. Il commentatore del disegno di legge, il deputato Expedito Netto, ha dichiarato alla stampa locale di essere all’oscuro di questi dettagli, ma che non era possibile modificare il contenuto esistente del disegno di legge.
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Queste distinzioni tra i proponenti del disegno di legge e i legislatori dell’MCV brasiliano potrebbero rendere la proposta di criptovaluta non salvabile. Ciononostante, c’è la possibilità che gli sforzi e il tempo che i legislatori hanno dedicato a questa proposta non vadano sprecati.
Questa probabilità prevede che il Congresso approvi la versione esistente della legge e che l’esecutivo ne respinga alcune sezioni, modificando e specificando per decreto alcuni dei dettagli che sono stati criticati.
La proposta di legge sulle criptovalute avrebbe dovuto essere finalizzata ad agosto, ma il Congresso è preoccupato per le imminenti elezioni di ottobre. Questa è l’ultima volta che la proposta può essere discussa prima delle elezioni di settembre.
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