All’inizio di questo mese, una giornalista della BBC di nome Sarah Lee ha raccontato la sua esperienza su come il servizio sanitario nazionale non abbia diagnosticato il suo cancro alla pelle fino a quando non è progredito.

La 29enne ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuovere 24 linfonodi quando le è stato diagnosticato un melanoma maligno al terzo stadio.

Dopo essere stata informata nel 2020 che un nodulo al seno era una cisti benigna e “niente di cui preoccuparsi”, a una di loro, Dorita Delle Donne, 32 anni, di Londra ovest, è stato diagnosticato un cancro al seno incurabile.

Dorita descrive le sue difficoltà nell’accettare la diagnosi. “Dato che ho ancora una vita intera da vivere e molte cose da fare, ho paura di morire”. “Ho fatto molta fatica ad accettare che le cisti non erano cisti. La notizia era assurda. Da togliere il fiato”.

Un anno dopo aver chiesto al suo medico una mammografia in seguito alla comparsa di un nodulo sul seno sinistro, a Dorita è stato diagnosticato un cancro al seno triplo negativo metastatico al quarto stadio.

Era considerata “troppo giovane” per il cancro al seno. Per questo motivo la sua richiesta fu respinta. In seguito a un’ecografia, le fu comunicato che la “cisti” non era preoccupante.

Tuttavia, ulteriori esami rivelarono che Dorita aveva la particolare forma tripla negativa di cancro al seno, con metastasi ai linfonodi, al fegato e al pancreas.

Dopo sette cicli di chemioterapia, Dorita è stata trasferita in cure palliative dopo aver smesso di reagire.

Da allora, Ester ha creato una pagina di raccolta fondi per cercare di ottenere fondi per la terapia con cellule CAR T, un’opzione medica che potrebbe salvare Dorita ma che non è fornita dal Servizio sanitario nazionale.

Per sostenere la coppia sono già state raccolte più di 28.000 sterline.