Gli Stati Uniti cercano l’area di locazione sottomarina del Golfo del Maine

Il Directorate of Ocean Energy Management sta cercando di determinare i luoghi migliori per lo sviluppo dell’eolico.

Il governo degli Stati Uniti ha pubblicato una RFI (richiesta di interesse) per sollecitare pareri da parte di chi sta valutando il potenziale di leasing per l’eolico offshore nel Golfo del Maine.

Individuare le aree offshore che sembrano più adatte allo sviluppo è la prima fase della procedura di modellazione commerciale e di leasing del Bureau of Ocean Energy Management (BOEM).

Oltre ad altre considerazioni sulla modellazione, fornirà al dipartimento informazioni sull’ubicazione e sulle dimensioni di particolari regioni che potrebbero essere incluse (o escluse) da una potenziale asta di leasing per l’energia eolica offshore.

Il Dipartimento sarà in grado di determinare il livello di interesse per la creazione di contratti aziendali per l’energia eolica nel Golfo del Maine con l’aiuto dei contributi degli stakeholder, delle imprese, delle tribù e di altri utenti dell’oceano.

“Mentre lavoriamo per promuovere la crescita dell’eolico offshore e distribuire la tecnologia dell’eolico offshore da crociera in tutto il Paese, il BOEM riconosce l’unico ricco patrimonio culturale e significato ecologico della provincia del Golfo del Maine, il che spiega perché stiamo utilizzando le migliori conoscenze scientifiche disponibili e le antiche tradizioni degli utenti dell’oceano e di altre parti nel nostro processo di pianificazione e subaffitto”, ha dichiarato il direttore del BOEM Amanda Lefton.

“Ci dedichiamo a un processo aperto, inclusivo e basato sui dati, che previene o riduce i possibili conflitti con le specie marine e garantisce il benessere di tutti gli utenti dell’oceano”.

Anche la richiesta dello Stato del Maine per un contratto di locazione di studio per la tecnologia energetica offshore è stata oggetto di una RFCI (Request for Competitive Interest) del BOEM.

Su 9.700 acri della piattaforma continentale esterna è stato proposto l’utilizzo di un array di studio con un massimo di 12 turbine eoliche offshore alla deriva che potrebbero produrre fino a 144 MW di energia non solo rinnovabile.

Prima che la proposta di ricerca venga avanzata, le parti commerciali e altre parti interessate sono incoraggiate a registrare qualsiasi interesse significativo nell’area.