Nell’ultima giornata, la valutazione dei mercati delle criptovalute è aumentata di circa il 5%: l’etere ha chiuso a 1.700 dollari e il bitcoin ha superato la soglia dei 24.000 dollari, proseguendo l’impennata di mercoledì.

Per il secondo giorno consecutivo, il Bitcoin ha chiuso sopra la sua media mobile a 50 giorni, indicando un potenziale rialzo se l’attuale tensione d’acquisto persiste. L’Ether è aumentato del 5%, mentre BNB e Solana’s SOL hanno registrato grandi aumenti con guadagni superiori al 7% ciascuno.

Secondo alcuni investitori, la ripresa si è verificata nonostante la domanda di asset più rischiosi e il calo del dollaro dai massimi storici, ha dichiarato l’esperto di mercati di FxPro.

Secondo alcuni investitori, la ripresa si è verificata nonostante la domanda di asset più rischiosi e il calo del dollaro dai massimi storici, ha dichiarato Alex Kuptsikevich, esperto di mercati di FxPro.

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Secondo alcuni trader, i recenti aumenti dei tassi hanno aumentato la domanda di acquisto di criptovalute all’inizio della settimana.

La Federal Reserve degli Stati Uniti ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti percentuali mercoledì, il che ha scatenato una corsa sui mercati azionari e delle criptovalute e ha portato alla vendita di oltre 200 milioni di dollari di prodotti crittografici giovedì.

Il valore del dollaro statunitense rispetto alle altre principali valute è salito di recente al livello più alto dai primi anni 2000, raggiungendo addirittura il valore dell’euro per la prima volta in vent’anni.

Secondo le autorità, una valuta forte potrebbe addirittura contribuire a ridurre l’inflazione negli Stati Uniti. Questo perché un dollaro ragionevolmente forte abbassa i prezzi delle importazioni per i consumatori americani, il che potrebbe contribuire a diminuire l’inflazione, dato che i prezzi si abbassano.