Accordo raggiunto per il passaggio dei beni di prima necessità tra Russia e Ucraina

Venerdì, la Russia firmerà un accordo con l’Ucraina per garantire il passaggio sicuro delle esportazioni di grano e altri prodotti agricoli dai porti del paese dilaniato dalla guerra.

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che il ministro della Difesa Sergei Shoigu firmerà un accordo, mediato dal governo turco e dalle Nazioni Unite, venerdì a Istanbul. I media ucraini hanno riferito la stessa cosa.

Il contratto fornisce il tanto necessario sollievo ai mercati del grano che quest’anno hanno subito l’interruzione delle esportazioni dal Mar Nero, a seguito dell’invasione di Russia e Ucraina a febbraio. Entrambi i paesi sono stati responsabili di circa un terzo delle esportazioni mondiali di grano lo scorso anno, secondo i dati delle Nazioni Unite. La maggior parte delle esportazioni va ai paesi sottosviluppati del Nord Africa e dell’Asia, pieni di instabilità alimentare.

La Russia concorderà in base all’accordo di non attaccare le navi che trasportano diversi prodotti agricoli in entrata o in uscita dai porti dell’Ucraina e di lasciare che tali navi siano accompagnate attraverso gli approcci minati a quei porti marittimi.

In cambio, l’Ucraina ha accettato che tutti i funzionari turchi controllino le navi che arrivano in Ucraina attraverso lo stretto del Bosforo, nessuna attività illegale sarà contemplata, tipo il contrabbando di armi in una zona di guerra. Tuttavia, le spedizioni di armi dalla parte occidentale entrano regolarmente in Ucraina con il suo confine regionale con l’UE.

Sebbene l’accordo sia una vittoria per la diplomazia, gli esperti hanno affermato che la tensione nel mondo del mercato alimentare si allenterà in base al fattore Russia. Negli ultimi mesi, va ricordato, la Russia ha attaccato i vari hub di esportazione di grano dell’Ucraina con un’artiglieria ad ampio raggio, costringendo gli operatori economici a vietare le esportazioni nel breve termine.

Il presidente della Russia, Putin, ha affermato che sullo sfondo dell’imminente crisi alimentare, è fondamentale sgombrare le vie di approvvigionamento per i mercati mondiali di cibo, fertilizzanti e grano.

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