Seregno, attenzione al capolinea della metrotramvia in arrivo da Milano

Si è parlato dell'argomento in un incontro a fine luglio, tra gli attori del tavolo di lavoro che sta cercando una soluzione. Novità sono previste per l'autunno
L’area dell’ex scalo merci ferroviario, sede del capolinea seregnese, nella prima versione progettuale

Il Cipess (comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato definitivamente la scorsa settimana il progetto della nuova metrotramvia Milano-Desio-Seregno, deliberando uno stanziamento aggiuntivo rispetto a quello allocato in precedenza, che permetterà alla Città metropolitana di Milano, nella sua veste di committente, di procedere alla realizzazione dell’infrastruttura. Il costo previsto è di 258 milioni e mezzo di euro, mentre la tratta si snoderà per una quindicina di chilometri, tra la zona di Niguarda a Milano e l’area alle spalle della stazione ferroviaria seregnese.

Metrotramvia: quale collocazione per il capolinea a Seregno?


La novità, comunicata dalla Città metropolitana di Milano, non ha fugato i dubbi che ancora permangono sulla collocazione effettiva del capolinea sul territorio brianzolo. Come è noto, il progetto originario prevedeva che i tram terminassero le loro corse nell’ex scalo merci ferroviario di Seregno, con ingresso dalla via Milano, una soluzione che è sempre parsa inadeguata a tanti osservatori, perché costringerebbe gli utenti della metrotramvia a lunghi itinerari a piedi per raggiungere la stazione ferroviaria di piazzale 25 aprile (come, viceversa, accadrebbe per chi, dopo aver usufruito di un treno, dovrebbe recarsi al capolinea). Perciò, l’amministrazione comunale seregnese ha ottenuto l’apertura di un tavolo di lavoro, per ridefinire questa porzione progettuale.

Metrotramvia: in autunno la possibile soluzione progettuale


«L’ultimo incontro si è svolto mercoledì 28 luglio -spiega il sindaco Alberto Rossied hanno partecipato tutti gli attori coinvolti. C’erano, tra gli altri, i rappresentanti della Provincia di Monza e Brianza, della Regione Lombardia e della Città metropolitana di Milano, con i suoi progettisti». L’appuntamento è servito per una valutazione dello status quo: «Credo che una prima definizione vera e propria della strada da seguire ci sarà tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Adesso è in corso l’esame dei pro e dei contro delle soluzioni progettuali, dall’arrivo in stazione allo spostamento del capolinea in via Comina, dal sottopasso al sovrappasso. Soluzioni che sono comunque tutte migliorative rispetto alla collocazione del capolinea nell’ex scalo merci». Tra queste, lo spostamento in via Comina consentirebbe un avvicinamento al sottopasso ciclopedonale che, dalla stessa via Comina, porta direttamente ai binari della stazione.