Il Monza Calcio, il lavoro, la sua famiglia e Silvio Berlusconi. Adriano Galliani è il candidato del centrodestra per le suppletive al Senato del 22 e 23 ottobre prossimi. Votazioni che stabiliranno chi prenderà il seggio, appunto, che era proprio di Berlusconi nel collegio di Monza e Brianza.
Galliani rassicura che, se eletto, resterà al Monza Calcio, ma, allo stesso tempo, ha deciso di ricandidarsi «per portare in Senato la voce dei brianzoli perché la Brianza è una terra ricca e bellissima ma, parlando con la gente, ho capito che i problemi non sono pochi a partire dalla mobilità. Ho accettato di candidarmi anche perché ora il Monza Calcio è una squadra strutturata e so di poterla, ora, seguire comunque. Lo faccio per il presidente Berlusconi».
Galliani: “Mi candido al Senato, ma non lascio il Monza”
L’amministratore delegato del Monza, squadra che ha nel cuore da quando era bambino grazie alla madre, è stato ospite della serata organizzata, sabato sera 14 ottobre, al Polaris di Carate Brianza alla presenza del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, rientrato poco prima da Israele. E proprio sul Medio Oriente si è soffermato il vicepremier, rimarcando l’impegno del governo «per far sì che il conflitto non si estenda e gli ostaggi siano liberati». Molti gli aneddoti raccontati da Galliani sul suo esordio con Berlusconi, che gli è stato al fianco per 44 anni. Una carrellata di episodi quelli riportati (di cui parla anche nel suo recente libro “Le memorie di Adriano G.), ricordi che lo legano, in particolare, alle reti televisive, al Milan e, inevitabilmente, ai colori bianco e rosso del Monza, che «continuerò a seguire ovunque giochi». Molte le autorità politiche in sala. A fare gli onori di casa il sindaco Luca Veggian. Presente anche il presidente della Folgore Caratese Michele Criscitiello.