Albiate, il sindaco uscente Giulio Redaelli annuncia: «Lascio la politica»

Il primo cittadino, a capo di un'amministrazione di centrodestra, traccia un bilancio agrodolce del suo lustro di governo, caratterizzato da un periodo di incertezze internazionali
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Il sindaco Giulio Redaelli, a sinistra, durante un intervento istituzionale

Giulio Redaelli lascia la politica. C’è molta consapevolezza nelle parole che il sindaco di centrodestra di Albiate rilascia alla nostra testata. È nell’amministrazione dal 2009, ora volta pagina. «Non ho intenzione di ricandidarmi a sindaco in primis per l’età, a 75 anni non vorrei fare la figura di Biden -scherza-. Tornando seri, la mia è una scelta consapevole, seguo alla lettera quanto detto da Papa Francesco: serve capire quando tirarsi indietro. Forse, con un’età anagrafica diversa avrei maturato altre motivazioni, avrei avuto uno spirito diverso, ma è giunto il momento per me di staccare la spina».

Albiate: un lustro di assoluta incertezza

Redaelli ha guidato l’amministrazione comunale negli ultimi 5 anni contraddistinti da eventi imprevedibili. «E forse anche per questo sembrano 10 anni, sono stati anni difficoltosi anzitutto per il Covid -spiega-. Legato a questo periodo di assoluta incertezza, c’è il dispiacere di non aver potuto agire come avrei voluto. Se altri prima di me hanno fatto i conti con la normale amministrazione, io ho fatto una amministrazione “sui generis”, fuori dalle righe».

Albiate: il rammarico di non aver potuto fare di più

Il sindaco chiuderà il suo mandato con serenità: «Direi che è un passo naturale. Particolarmente gratificante è il dialogo instaurato con le persone, posso ricordare in questo senso delle soddisfazioni, anche piccole, risolvendo dove ho potuto. Dall’altra rimane l’amaro in bocca perché avrei voluto fare di più. Il mio è un bilancio di alti e bassi. C’è rincrescimento di non aver concluso come avrei voluto il programma, ma continueranno altri, qualsiasi scelta politica verrà fatta. Io tornerò ai miei hobby letterari, sacrificherò meno tempo alla famiglia. Non mi è stato chiesto espressamente, ma se dovessero chiedermelo in maggioranza ho già deciso di lasciare e non mi sembra giusto entrare in lista -annuncia Redaelli-. Lascio ad altri la possibilità di esprimersi al meglio. Insomma, diamo spazio ai giovani. Sono in amministrazione dal 2009, all’epoca il clima era totalmente diverso, mi sarei aspettato una continuità una volta diventato sindaco, ma poi è successo l’imprevedibile: nessuno di noi avrebbe potuto immaginare una pandemia così forte, poi la crisi energetica, la guerra, tutte cose che in passato non erano mai state vissute. La scelta di lasciare è mia, non è una imposizione. La candidatura a sindaco di Vanessa Gallo? L’avevo già letta nel tempo -dice-: non è stata una novità per me, tra l’altro mi sembra motivata e anche impegnata, direi che è la persona al posto giusto».

Albiate: la speranza di ottenere nuove soddisfazioni

Giulio Redaelli pensa al suo futuro al di là della politica. «Posso benissimo dire che non starò con le mani in mano, mi dedicherò ad altro e magari arriveranno nuove soddisfazioni» conclude.