È stato uno dei fondatori di quello che oggi è l’impero dell’Agrati Group. Un’azienda che ha saputo conquistare i mercati esteri, tanto da arrivare nel settembre scorso ad acquisire l’americana Continental Midland, ma che è rimasta fortemente legata al suo territorio: la Brianza in generale e Veduggio con Colzano in particolare, sede storica dell’impresa. Luigi Agrati, 98 anni, Cavaliere del lavoro, se n’è andato nel pomeriggio di martedì dopo una vita dedicata all’azienda, della quale, nonostante l’età ormai avanzata, era rimasto presidente fino a un anno fa. Un piede nel Gruppo ce l’aveva ancora, perché aveva assunto la carica di presidente onorario, mentre il timone della società era passato al nipote (figlio del fratello) Cesare, l’uomo che negli ultimi anni ha portato la multinazionale specializzata in sistemi di fissaggio per l’automotive a un fatturato da 650 milioni di euro, raggiungendo quota 2500 dipendenti.
Luigi Agrati lascia la moglie Maria Giulia Fumagalli. La sua storia imprenditoriale fa il paio con quella dei fratelli Carlo e Peppino, con i quali ha dato il via all’azienda di famiglia, diventata piano piano uno dei leader mondiali nel suo settore con stabilimenti in Cina e in Francia e sedi commerciali in Germania e in Repubblica Ceca, fino ad arrivare al colpo grosso di questa estate rilevando una società con fabbriche negli stati di Illinois, Ohio, Indiana. In azienda aveva sostenuto le iniziative di formazione del personale come quella della Università Agrati, creata proprio per fare dell’apprendimento costante un valore fondante dell’azienda con corsi che spaziano dai temi della qualità e della produzione, fino alle lingue e all’informatica. Ma aveva a cuore anche la Fondazione per le borse di studio ai figli dei dipendenti.
I suoi interessi, comunque, non riguardavano soltanto l’azienda, continuando la passione del fratello Peppino, infatti, ha tenuto viva e arricchita la collezione di quadri resi disponibili per le Gallerie d’Italia che Intesa Sanpaolo ha allestito in piazza della Scala a Milano nell’edificio già sede della Banca Commerciale Italiana.
Il funerale di Luigi Agrati è fissato per venerdì alle 14.30 in chiesa parrocchiale a Veduggio. Il corteo, prima di dirigersi al cimitero, passerà all’interno dell’azienda.
«Con la scomparsa di Luigi Agrati – dice Andrea Dell’Orto, vice presidente Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e presidente del presidio Mb- se ne va un parte dell’imprenditoria che ha fatto della Brianza un territorio d’eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Un imprenditore che con lungimiranza e sapienza ha fondato una delle aziende leader di mercato nei sistemi di fissaggio, Agrati group, ora guidata dal nipote Cesare Agrati, ha fatto dell’innovazione, della tecnologia e della qualità una leva di crescita e sviluppo».
Vicinanza è stata espressa anche dalla Brugola OEB di Lissone: «Jody Brugola e tutta l’azienda Brugola OEB Industriale si uniscono al dolore della famiglia Agrati per la perdita del Cavaliere del Lavoro Luigi Agrati , grande e stimato imprenditore».