La partecipazione sarà, come sempre, ampia e internazionale. E, come da tradizione, la Brianza che primeggia nell’arredamento non mancherà all’appuntamento con il Salone del Mobile.Milano. Saranno 54 le imprese brianzole presenti alla rassegna di Fiera Milano a Rho, in programma da martedì 16 a domenica 21 aprile. Un anno fa erano 62. Gli operatori avranno accesso alla manifestazione tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30. Nelle giornate di sabato e domenica l’esposizione sarà aperta anche al pubblico.
Salone del Mobile 2024: gli eventi dell’edizione 62
All’edizione numero 62 gli espositori saranno complessivamente 1.900. Tra questi ci sono i 600 designer del SaloneSatellite. Le aziende estere presenti saranno il 30% (escluso il SaloneSatellite). Il Salone del Mobile.Milano, per ribadire di essere il più importante crocevia del settore, metterà in campo diverse manifestazioni, che si svolgeranno in contemporanea a Rho: il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, l’evento S.Projec, EuroCucina/ FTK, Technology For the Kitchen 100, il Salone Internazionale del Bagno e il SaloneSatellite.
Salone del Mobile 2024: 300mila occupati nel settore, 11mila in Brianza
L’appuntamento di aprile servirà anche per misurare lo stato di salute di un comparto fondamentale per il nostro sistema produttivo, a livello nazionale e locale. Gli occupati sono complessivamente circa 300mila, in Brianza circa 11mila.
I dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo su dati Istat, intanto, certificano che il «fatturato 2023 della filiera legno-arredo si attesta a 52,6 miliardi di euro con un calo complessivo dell’8,1% sul 2022. Risultato sviluppato principalmente dal mercato interno a 32,7 miliardi di euro (62% del totale) che registra un andamento negativo (-10,1%) ma che tocca anche l’export (-4,5%) con un fatturato che sfiora i 20 miliardi di euro (38% del totale)».
«Rispetto al 2019, l’anno precedente il biennio 2020-2022 in cui l’abitare e la casa sono stati prepotentemente al centro dei capitoli di spesa delle famiglie – commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – il fatturato di quest’anno registra una performance superiore, con circa 10 miliardi di scarto (erano 43 nel 2019). Un risultato apparentemente positivo, ma che nasconde il peso inflattivo registrato già a partire dalla fine del 2022. È sufficiente guardare i dati Istat della produzione industriale per interpretare il dato: nei primi undici mesi del 2023, la produzione industriale dei mobili registra un -5,3% e quella del legno un -14,8%».