Peg Perego Arcore ripiomba nell’incubo: l’azienda azzera i passi avanti

Per la Peg Perego Arcore solo una settimana fa sembrava essersi aperto uno spiraglio di speranza: oggi la doccia freddissima per il lavoratori.
Peg Perego Arcore
Peg Perego Arcore

Solo una settimana fa, dopo l’incontro al ministero dell’Impresa e del Made in Italy, sembrava si fosse aperto uno spiraglio di speranza per i lavoratori e le lavoratrici della Peg Perego di Arcore. Oggi non solo le speranze si sono spente ma la crisi appare più drammatica che mai.

Peg Perego Arcore ripiomba nell’incubo: martedì l’incontro tra azienda e Rsu

Martedì 29 luglio, come stabilito durante l’audizione a Roma, le organizzazioni sindacali Fiom Cgil Brianza e Fim Cisl Monza Brianza Lecco, hanno partecipato a un incontro con i vertici aziendali insieme alle rsu. Al centro della discussione ancora la procedura di licenziamento collettiva aperta il 3 luglio e che coinvolge 95 dipendenti. Qui la proposta avanzata dall’azienda arcorese ha di fatto azzerato i passi avanti compiuti fino ad ora.

Peg Perego Arcore ripiomba nell’incubo: richiesta di preadesioni volontarie all’uscita

Peg Perego si è resa disponibile alla diminuzione del numero dei licenziamenti ma pretende – stando a quanto riferito dalle rappresentanti sindacali che hanno partecipato all’incontro – «che ci sia un numero di preadesioni volontarie all’uscita pari almeno al 50% degli esuberi, vincolando l’utilizzo della cassa integrazione ancora disponibile solo se raggiunto tale numero».

Dunque tutto da rifare. «L’azienda ha comunicato che l’eventuale utilizzo dell’ammortizzatore sociale non avrà le stesse condizioni dei precedenti accordi e cioè la maturazione degli istituti retributivi diretti e indiretti, per diminuire i costi a carico dell’azienda, preannunciando anche una stretta sui diritti maturati dalla contrattazione collettiva aziendale che negli anni passati le lavoratrici ed i lavoratori Peg Perego hanno raggiunto», hanno spiegato Adriana Geppert di Fiom Cgil e Gloriana Fontana di Fim Cisl.

Peg Perego Arcore ripiomba nell’incubo: passo indietro dopo l’incontro al ministero

Una doccia freddissima per i lavoratori, che di fatto ha annullato gli accordi annunciati durante l’incontro al ministero, riportando la discussione a prima dell’inizio della mobilitazione e degli incontri istituzionali. Un atteggiamento, quello mostrato dall’azienda, che le organizzazioni sindacali rifiutano e contestano duramente.

«Non possiamo ogni volta ripartire da zero. Il percorso tracciato al Mimit per noi è fondamentale a tutela dell’insediamento produttivo e dell’occupazione – continuano le organizzazioni sindacali – La disponibilità del ministero ad attivare misure di sostegno per lo sviluppo e l’innovazione finalizzate al rilancio dell’azienda prevedeva un percorso di gestione su base volontaria delle uscite e l’utilizzo degli ulteriori ammortizzatori sociali disponibili».

Peg Perego Arcore ripiomba nell’incubo: riunioni, assemblee e dichiarazione di sciopero

Mercoledì 30 luglio, per tutta la mattinata si sono susseguite riunioni e assemblee con i lavoratori Peg Perego e con la dichiarazione di sciopero fino alla fine dei turni di lavoro.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.