Oltre 200mila richieste di contributi a fondo perduto presentate dai contribuenti della Lombardia dal 15 giugno all’8 luglio. Quelle evase sono quasi 150mila con più di 564 milioni di euro erogati.
Sono i dati del lavoro svolto in queste settimana dall’Agenzia delle entrate che nella provincia di Monza ha ricevuto 18mila istanze per 46 milioni di euro: 12.852 tra queste sono già state pagate.
Il contributo a fondo perduto è previsto dal Decreto Rilancio a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown, in particolare per titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
L’ammontare del contributo è pari al 20% del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro; al 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro; al 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Le istanze possono essere presentate usando un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Ma può anche rivolgersi agli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.
Nel sito dell’Agenzia delle entrate è possibile scaricare un vademecum.