Monza e Brianza: impennata di persone e imprese con troppi debiti

In un anno +44% in Lombardia di richieste di aiuto, la provincia seconda dopo Milano in tutta la Lombardia.
Uno sportello bancomat
Uno sportello bancomat

Per quanto si stia attenti, per quanto si cerchino offerte e sconti, il conto per la spesa non si abbassa, anzi. Federconsumatori segnala un’ulteriore crescita dei costi, che si attesta a oltre il 3% – meglio: al 3,4% per la precisione, pari all’incirca, secondo le stime condotte a livello nazionale, a ulteriori 250 euro in più all’anno per famiglia (media). Il che vuol dire questo: il potere di acquisto dei consumatori continua a sbriciolarsi, andando a modificare (anche) le abitudini alimentari.

Monza e Brianza: troppi debiti, parla Federconsumatori

«Carne e pesce si consumano meno: non ci si può più permettere di acquistarli spesso», spiega Alessandro Cherubin, presidente di Federconsumatori Monza e Brianza. A ridosso delle festività, come la pasqua ormai imminente, «non è una sorpresa trovare rincari su alcune categorie di prodotti, come sulle uova di cioccolata e sui dolci tipici della tradizione, cresciuti quest’anno, rispetto al 2023, anche del 4%».

La spesa, allora «si fa sempre più spesso nei discount, anche a discapito della qualità dei prodotti che poi finiranno in tavola. Per questo come associazione abbiamo aderito a “Pasto sano e quotidiano”, il progetto promosso da Ats Brianza che coinvolge sul territorio una rete di ristoratori e di pubblici esercizi che si sono impegnati a presentare nei menù piatti salutari, sia per composizione, sia per qualità delle materie prime». Dal carrello della spesa ai costi per le forniture di energia la storia è sempre la stessa: gli aumenti continuano a esserci e quello che si sta profilando all’orizzonte è un sempre più marcato fenomeno di sovraindebitamento.

Monza e Brianza: troppi debiti, in un anno +44%

«Nell’ultimo periodo ci sono arrivate diverse richieste di aiuto e di consulenza per la gestione di problemi legati all’eccesso di debito: succede a Monza e in Brianza come in tutta Italia perché, dopo i blocchi e i posticipi dei pagamenti stabiliti per via delle difficoltà straordinarie generate dalla pandemia, ora – spiega Cherubin – tutti i meccanismi tornano a muoversi». Insomma: si batte di nuovo cassa, e questo mette inevitabilmente in difficoltà le famiglie, che nel frattempo non hanno migliorato le proprie condizioni economiche.

«Noi come associazione cerchiamo di fare da intermediari, ma si tratta di procedure lunghe, delicate e complicate». Che il fenomeno del sovraindebitamento sia in costante aumento in Lombardia lo sottolinea anche la Camera di commercio: è dei giorni scorsi la nota stampa in cui segnala che “in un anno sono cresciute del 44% le richieste di aiuto da parte di piccole imprese, ex imprenditori e cittadini eccessivamente indebitati e in squilibrio economico e finanziario. Nel 2023 sono state depositate 278 istanze: erano 193 nell’anno precedente”.

Monza e Brianza: troppi debiti, Monza seconda provincia per crescita

Monza e Brianza, dopo Milano, è la provincia lombarda che nel 2023 ha presentato il maggior numero di pratiche alla Camera arbitrale di Milano: le sue 58 domande corrispondono al 21% del totale (quelle di Milano sono invece 72, il 26% del totale).

Dati alla mano, oltre la metà – il 53% – di chi ha presentato domanda di crisi per sovraindebitamento è un consumatore. Ancora un dettaglio: rispetto al 2022, il numero di istanze presentato da consumatori è aumentato vertiginosamente, quasi dell’80%. Sono state infatti 83 le domande presentate dai consumatori in quell’anno, a fronte delle 148 registrate nell’arco dei dodici mesi successivi. Il restante 47% di richieste di aiuto è arrivato da parte di imprese, ex imprenditori e ditte individuali.