Maestri del Lavoro: la cerimonia al cippo di Seregno

I Maestri del Lavoro della zona 2 hanno ricordato l'1 maggio al cippo di via Briantina a Seregno e a Santa Valeria. Gli interventi tra numeri nelle scuole, temi caldi come la sicurezza, i giovani.
Maestri del Lavoro al cippo di via Briantina a Seregno

I Maestri del Lavoro della zona 2 hanno ricordato l’1 maggio con due cerimonie significative. La deposizione di una corona d’alloro, alle 9.30, al cippo di via Briantina di Seregno. Erano presenti una trentina di Mastri di diverse zone della Brianza, oltre al sindaco di Seregno Alberto Rossi con alcuni componenti della sua giunta William Viganò (sicurezza e bilancio), Ivana Mariani (attività produttive), Federica Perelli (istruzione), Giuseppe Borgonovo (lavori pubblici).

Maestri del Lavoro: i numeri nelle scuole

L’evento è stato coordinato e introdotto da Giuseppe Camnasio, che dopo aver spiegato che “oltre a ricordare i Maestri deceduti vuol essere anche un momento di riflessione e scambio di idee con l’amministrazione comunale”, ha diffuso i dati del progetto di cui sono protagonisti nelle scuole di Brianza i Maestri del Lavoro: “La scuola nell’azienda: i giovani e il mondo del lavoro”.

Nell’anno scolastico in corso, finora, gli studenti interessati sono stati 3.990 in 21 istituti, tra visite, conferenze e incontri, di cui il 70% incontri a distanza e solo il 30% in presenza. Nel 2020-21, erano stati 6.407 e 6.724 nel 2018-19. Il calo degli interventi degli ultimi due anni è dovuto alla pandemia. Per gli incontri nelle scuole a distanza sono stati realizzati 15 video in altrettante aziende del territorio che il Consolato di Monza e Brianza, sollecitato dai Consolati presenti nella nazione, ha offerto loro per poter continuare l’attività di diffusione della cultura del lavoro.

Maestri del Lavoro: le morti e la sicurezza

Ha proseguito menzionando le troppe morti sul lavoro avvenute negli ultimi mesi e il grave infortunio di due giorni precedenti occorso ad un giovane dipendente di un’azienda locale: “purtroppo – ha aggiunto – si procede troppo lentamente e con poche risorse dedicate alla sicurezza e ai controlli. In Europa l’Italia è all’ottavo posto. Manca una cultura diffusa della prevenzione. Neanche il precariato aiuta. Un lavoratore a tempo, accetta condizioni al ribasso pur di non perdere il posto. C’è ancora tanto da fare, infatti, l’Italia nella Ue è l’unico Paese a non aver adottato un piano nazionale sulla sicurezza dei lavoratori”.

Maestri del Lavoro: “Il lavoro visto dai giovani”

È stato poi rivolto un applauso ai Maestri Giuseppe Lisjak e Federico Mariani per aver toccato i 90 anni. Per tutti i Maestri presenti ha preso la parola Silvana Brunelli: “Quello che sta avvenendo sul fronte internazionale, con tutte le ripercussioni socio-economiche, dimostra quanto sia fragile il principio costituzionale tanto caro al nostro Paese e profondamente radicato nella nostra storia e cultura, ovvero l’essere una Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro come fonte di sostentamento, ma anche e soprattutto come strumento per la piena realizzazione dei diritti umani nonché pietra angolare di ogni comunità, di ogni nucleo famigliare. Lavoro, casa, salute, tre pilastri che paiono sgretolarsi ai nostri occhi e agli occhi delle giovani generazioni. Le cause sono tante, complesse e concatenate”.

In un altro passaggio ha aggiunto: “Come Maestri del Lavoro abbiamo ascoltato più volte le voci sfiduciate di tanti ragazzi che percepiscono il lavoro come un miraggio, tanto affascinante quanto irraggiungibile. Il disagio cresce anche di fronte ala consapevolezza che di rado il merito viene riconosciuto e premiato. Non vi è dolore più grande che leggere angoscia e tristezza negli occhi di bambini e giovani provati da una società incapace di dare concreta attuazione ai valori costituzionali, una società sorda alle loro richieste e alle loro paure, una società che non offre prospettive, non offre opportunità, non offre autentici percorsi concorrenziali e non tiene in debita considerazione le esigenze di conciliazione vita-lavoro”.

Il sindaco Rossi nel suo intervento ha toccato i temi dei controlli, degli appalti, della formazione e della sicurezza sul lavoro.

Più della metà delle donne non lavorano – ha sottolineato – eppure passando a visitare tutte le aziende di Seregno cercano lavoratori che non trovano. Voi Maestri del Lavoro fate un lavoro prezioso nelle scuole e c’è bisogno di maestri in questa società che stiano al fianco dei giovani”. Ivana Mariani ha confermato la volontà dell’amministrazione comunale di impegnare risorse per il lavoro, aggiungendo che: “sono stati accompagnati tanti giovani che hanno perso il lavoro allo sportello dedicato e 133 persone sono state introdotte nel mondo del lavoro. Sono 782 le nuove unità che si sono inserite nel nostro tessuto, rispetto all’anno precedente. C’è domanda di lavoro ma mancano le competenze”.

Maestri del Lavoro: il vice console di Monza e Brianza

Lorenzo Simonassi, vice console di Monza e Brianza, ha ricordato il grande sforzo effettuato in questi anni dai Maestri del Lavoro nelle scuole e s’è complimentato con l’amministrazione comunale per aver scelto come prossima destinazione d’uso sull’area dell’ex clinica Santa Maria di un Polo tecnico.

La seconda parte della giornata ha visto i Maestri del Lavoro presenziare una messa nel santuario di Santa Valeria.