La «tredicesima» a rischio per sessantamila brianzoli

L’indagine della Camera di commercio di Monza testimonia la condizione di profonda crisi dell’economia lombarda dove sono in forse i pagamenti delle tredicesima per oltre 600mila lavoratori, l’11% dei quali in provincia di Monza e Brianza.
Tredicesima a rischio in molte aziende: la crisi è lontana dall’attenuarsi
Tredicesima a rischio in molte aziende: la crisi è lontana dall’attenuarsi

Oltre sessantamila lavoratori di Monza e Brianza a rischio tredicesima in questo fine 2013 di profonda crisi. Il dato è reso noto dalla Camera di commercio di Monza secondo la quale oltre 600mila lavoratori lombardi vedono a rischio il bonus di fine anno secondo quanto dichiarato dalle aziende nel corso dell’indagine «le imprese lombarde e le aspettative per il 2014» nella quale l’11% delle brianzole interpellate ha dichiarato che l’impresa concluderà l’anno «pagando solo lo stipendio di dicembre, ma non la tredicesima». Il 14,4% delle aziende monzesi, inoltre, chiuderà il 2013 con arretrati di stipendi da pagare, compreso quello di dicembre e la tredicesima. Le attività che pagheranno regolarmente stipendi e tredicesima per la fine dell’anno sono il 66,9%: neppure sette su dieci, a testimonianza di come la crisi continui a mordere anche da queste parti. Le difficoltà maggiori sono nelle costruzioni. Gli imprenditori brianzoli indicano nel 37,6% dei casi la necessità di ridurre l’Iva quale provvedimento che il governo dovrebbe prendere prima di altri per rilanciare l’economia. La detassazione della tredicesima è consigliata dal 15,6% mentre il 16% sollecita l’abolizione dell’Imu sugli immobili a uso economico; il 3,8% chiede di togliere tutta l’Imu sulla prima cvasa e il 10,3% degli imprenditori vedrebbe favorevolmente la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa per le famiglie con redditi superiori ai trentamila euro.