Il caso Amazon approda in parlamento in seguito all’interrogazione presentata dall’onorevole brianzolo della Lega, Massimiliano Capitanio.
“La questione dei driver di Amazon è delicata e non può essere sottovalutata. Per questo ho chiesto al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico come intenda agire e se, e in che termini, monitori la regolarità delle condizioni di lavoro dei driver di Amazon”, spiega il concorezzese.
Ha presentato al Governo un’interrogazione a risposta scritta dopo la mobilitazione dei driver di Amazon per reclamare migliori condizioni di lavoro. Una protesta che martedì è partita dalla sede brianzola a Burago Molgora ed è proseguita con un presidio a Milano, in piazza XXV Aprile.
“La situazione è complessa – ha proseguito Capitanio – Da una parte i sindacati denunciato rischi altissimi con carichi di lavoro disumani con circa 180 consegne al giorno senza rispettare l’orario di lavoro di 9 ore e un quarto, dall’altra invece l’azienda replica che per le consegne ci si avvale di piccole e medie imprese specializzate e che, attraverso i fornitori di consegna, gli autisti percepiscono salari competitivi e benefits. È chiaro che bisogna fare chiarezza sulla situazione”.
Da qui l’interrogazione con cui Capitanio ha chiesto al Ministro “se e quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, abbia intrapreso o intenda al più presto intraprendere per verificare la veridicità delle affermazioni di Amazon o la fondatezza delle denunce sindacali e, specificatamente, se il Ministero sia stato investito di altre segnalazioni a livello nazionale e, di conseguenza, se e in che termini il Ministero monitora la regolarità delle condizioni di lavoro dei driver di Amazon”.