Effetto lockdown: a Monza e Brianza crollano produzione e fatturato

L’industria manifatturiera di Milano, Monza Brianza e Lodi risente pesantemente degli effetti dell’emergenza sanitaria facendo registrare un crollo che interessa tutti gli indicatori economici monitorati. Lo registra Unioncamere.
Manifatturiero in calo
Manifatturiero in calo

Covid-19 e lockdown: l’industria manifatturiera di Milano, Monza Brianza e Lodi risente pesantemente degli effetti dell’emergenza sanitaria facendo registrare un crollo complessivo già visibile nel primo trimestre dell’anno e che interessa tutti gli indicatori economici monitorati. In forte calo produzione, fatturato, commesse acquisite, con intensità diverse tra i territori. Per Monza e Brianza fatturato giù del -11,9%, produzione di -11,6% rispetto al trimestre precedente (ultimi tre mesi del 2019). Le prospettive di breve termine, vale a dire riferite al prossimo trimestre, convergono verso un quadro ancora pesantemente negativo sia per la produzione che in relazione alla domanda proveniente dai mercati che nei confronti dell’occupazione. Il sentiment delle imprese risulta il peggiore dal 2007.

Emerge da un’anticipazione dei dati dal Monitor congiunturale del primo trimestre 2020 del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in occasione della presentazione di Unioncamere Lombardia dei risultati dell’analisi congiunturale del settore manifatturiero “ Le imprese manifatturiere in Lombardia e l’impatto di Covid-19”.

«I dati della congiuntura relativi al primo trimestre dell’anno dimostrano già con estrema chiarezza i gravi effetti che la pandemia ha provocato sul tessuto imprenditoriale manifatturiero del nostro territorio – ha dichiarato Marco Accornero membro di Giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – Fatturato e produzione fanno un salto indietro al periodo della grande crisi economica. In questo momento è fondamentale sostenere le imprese, supportandole nel passaggio alle tecnologie 4.0 e nell’approccio all’export digitale, che da leve strategiche per la competitività diventano ora condizione necessaria per restare sul mercato, così come è determinante facilitare l’accesso alla liquidità, per innescare un circolo virtuoso in grado di favorire la ripresa. E su questi ambiti si sta concentrando l’impegno della Camera di commercio. Le aspettative per i prossimi mesi sono, come era prevedibile, all’insegna dell’incertezza e della preoccupazione, ma contiamo che, ancora una volta, le imprese del nostro territorio sappiano confermare la loro naturale resilienza e tornino, il prima possibile, a fare da traino al sistema economico del Paese».

L’andamento dell’industria di Monza e Brianza. Nell’area di Monza e Brianza, l’arresto dell’attività industriale per il Covid-19 si è inserito in un contesto produttivo già segnato da un arretramento rilevante dell’attività nel periodo precedente. Nel primo trimestre 2020, il quadro congiunturale negativo ha subito un’ulteriore accelerazione evidenziando una profonda flessione della produzione rispetto al trimestre precedente (-11,6% destagionalizzato), superiore per intensità a quanto rilevato in Lombardia (-10% destagionalizzato). Tale dinamica si è riproposta anche per il fatturato che ha subito un crollo simile a quanto registrato per la dimensione produttiva (-11,9% destagionalizzato). Il ciclo negativo si è manifestato anche in relazione agli ordini, le commesse acquisite nel primo trimestre 2020 hanno infatti evidenziato un brusco ridimensionamento registrando delle cospicue contrazioni nei confronti del precedente trimestre, sia in relazione al mercato estero (-3,4% destagionalizzato) che nei confronti della domanda di matrice interna (-2% destagionalizzato). In relazione alle previsioni, anche per le imprese monzesi e brianzole il secondo trimestre 2020 sarà improntato ad un peggioramento che coinvolgerà sia l’aspetto produttivo che della domanda con inevitabili riflessi sull’occupazione.