Desio, il forno inceneritore diventa una società in house per proteggersi dalle “scalate”

Svolta epocale per il termovalorizzatore desiano: pronto il piano per diventare una società completamente pubblica, rinunciando all'attuale assetto misto pubblico-privato

La vita ricomincia a sessant’anni. A un anno dal traguardo dei sei decenni di attività, Brianza Energia Ambiente – il forno inceneritore di Desio nato nel 1964 che gestisce i rifiuti urbani in 84 comuni e di una popolazione di oltre 580mila abitanti – abbandona la sua fisionomia di azienda mista pubblico – privato e sceglie di diventare una società in house. Ovvero: interamente pubblica. Secondo Mario Carlo Novara, presidente di BeaSpa, Iuri Caturelli, numero uno di Bea gestioni e Alberto Cambiaghi, direttore generale delle società questa trasformazione che molte aziende di servizi tra le più efficienti – Brianzacque in testa – hanno già effettuato da tempo, porterà una tutela per la salute dei brianzoli:

Ora piano industriale passerà in approvazione negli 11 consigli comunali dei soci

«Non sarà più possibile – fa un esempio Novara – “scalare” queste società. Nessuno potrà acquistarle e fare business. Inoltre, la gestione pubblica offre più protezioni e garanzie in un settore dove la tutela dell’ambiente naturale e della qualità della vita sono fondamentali». L’operazione sarà lunga e complessa: solo con l’approvazione del piano industriale in consiglio comunale di tutti gli undici soci – Desio, Cesano Maderno, Limbiate, Meda, Nova Milanese, Muggiò, Seveso, Lentate sul Seveso, Varedo, Bovisio Masciago, Solaro e la provincia di Monza e Brianza – il cambio di governance sarà effettivo: «La gestione pubblica – spiega Caturelli – metterà a disposizione dei Comuni servizi di prima qualità con un vantaggio competitivo rispetto agli operatori privati». Secondo i dirigenti di Bea, il forno inceneritore di Desio è un polo d’eccellenza:

Solo un anno fa un investimento di 15 milioni per abbattere l’inquinamento

«Nel 2022 – elenca Cambiaghi – abbiamo investito sei milioni per abbattere i fumi già a bassissimo impatto ambientale; nel 2016 l’intero impianto è stato rinnovato con un investimento di 15 milioni di euro; altrettanti fondi sono stati spesi per potenziare la rete di teleriscaldamento – il vapore pulito prodotto dalla combustione dei rifiuti – che riscalda le case di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e Nova Milanese; dieci milioni sono stati investiti in Seruso, la società partecipata che rigenera e ridà nuova vita a carta, vetro, plastica, alluminio e rifiuti organici». Bea investe molto anche sulla promozione della raccolta differenziata, che in Brianza ha raggiunto quota 80 per cento: «Risultati concreti – dice con orgoglio Novara – non parole che vanno protetti da offre solo proclami ideologici».