Agrate: Commscope vuole licenziare un quarto dei dipendenti

La società Usa con sede ad Agrate apre la procedura, il no della Cgil. Tavolo di confronto ad Assolombarda, intanto presidio.
Uno sciopero della Fiom
Uno sciopero della Fiom

Oltre 20 milioni di fatturato in tre anni grazie alle attività di Agrate Brianza e ora la procedura di licenziamento per 42 persone: è la decisione della Commscope, azienda che il 15 settembre ha annunciato l’intenzione di taglia oltre un quarto dei 158 dipendenti.

Ne dà nota la Cgil. La società, statunitense, è leader globale nelle soluzioni infrastrutturali per le reti di comunicazione) e intende licenziare gli addetti dedicati alla business unit Filtri “che nel triennio precedente ha subito una riduzione dei ricavi, il che ha portato la direzione aziendale a programmare una riorganizzazione che prevede la delocalizzazione di alcune delle attività, attualmente svolte presso il sito di Agrate, presso altri stabilimenti del gruppo ubicati in Cina ed in India”.

Licenziamenti Commscope: “Ritirate la procedura”

Per la Fiom di Monza e Brianza, “una motivazione esclusivamente economico – finanziaria, con pesantissime ricadute occupazionali sul sito di Agrate” che porta sindacato ed rsu aziendale a chiedere il ritiro della procedura e l’utilizzo di strumenti alternativi (quali la cassa integrazione per riorganizzazione aziendale) per cercare di ridurre nel tempo l’impatto degli esuberi”. Il tavolo di confronto prosegue il 17 ottobre nella sede di Assolombarda Milano.

Nel frattempo proseguono le iniziative di mobilitazione a livello aziendale che hanno portato già ad iniziative di sciopero che proseguiranno il prossimo giovedì 13 ottobre dalle 9.30 alle 11.30 con un presidio ai cancelli dell’azienda, in via Archimede.