“Il Grande Silenzio. Quella primavera del 2020”. È il titolo della mostra che sabato 8 novembre, in occasione della festa patronale di San Carlo, a Seregno, sarà inaugurata alle 19, nel salone polifunzionale dell’oratorio di San Carlo, che si affaccia sulla piazza intitolata a don Giuseppe Pastori, il sacerdote più amato tra quelli che hanno prestato servizio nell’agglomerato urbano al confine con Desio. La rassegna, proposta dal comitato di quartiere di San Carlo, presieduto da Guido Lotti, con la collaborazione del comune di Seregno, dell’oratorio di San Carlo e della cartoleria Biblos, raccoglie una serie di immagini scattate da Carlo Silva, fotografo seregnese pluripremiato nel corso della sua carriera in numerosi concorsi anche a carattere internazionale, nelle settimane del primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid 19, immagini che mostrano un volto assolutamente insolito del territorio locale, con spazi urbani tradizionalmente molto frequentati che apparivano invece deserti. La scelta del bianco e nero per la stampa delle fotografie ha contribuito inoltre, se possibile, ad incrementare la spettralità dei contesti.
Lockdown: un invito a riflettere sul senso della vita

«“Il Grande Silenzio” -ha spiegato Luisa Guerini, vicepresidente del comitato di quartiere di San Carlo, che ha curato i dettagli organizzativi insieme a Sergio Arienti, consigliere del comitato, ed a Chiara Arienti, per conto dell’oratorio di San Carlo- è più di una mostra: è un invito a ricordare, a riflettere, a dare voce a ciò che non si è potuto dire. Un tributo ai protagonisti invisibili di quei giorni ed un’occasione per ritrovare, attraverso l’arte, il senso profondo del nostro vivere quotidiano».
Lockdown: visite sabato 8 e domenica 9 novembre

Carlo Silva, che a lungo ha ricoperto l’incarico di responsabile della grafica e dell’immagine coordinata per la direzione generale Agricoltura di regione Lombardia, aveva già allestito una prima mostra con le immagini sotto la lente d’ingrandimento nel giugno del 2020, all’interno dell’area espositiva del Museo Vignoli di via De Nova. «Sono scatti che ho realizzato con il mio cellulare -commentò all’epoca l’autore-, durante il periodo del confinamento, tutte rigorosamente in uscite consentite a termini di legge, come quelle per recarmi a comperare il pane, al supermercato o in farmacia. Proprio per questo, non ho portato con me la mia macchina fotografica e mi sono limitato allo smartphone». Silva, che ha poi raccolto la documentazione fotografica anche in un volume, aggiunse inoltre, sempre all’indomani del primo lockdown: «La colonna sonora è il grande silenzio che ha dominato questi ambienti. Ho realizzato in cinque uscite sessanta fotografie, con le quali ho anche prodotto un video, accompagnato da musica classica, di cui ho già offerto un lancio sulla mia pagina di Facebook. Nel suo piccolo, questo lavoro servirà per documentare un anno terribile per la nostra comunità, a causa della pandemia che, purtroppo, stiamo ancora affrontando». Le visite alla mostra a San Carlo saranno possibili sabato 8 novembre, tra le 19 e le 21, e domenica 9 novembre, tra le 9 e le 19.30. L’ingresso sarà libero.