Ha fatto tappa anche a Muggiò, in Sala Pasolini, la mostra “Servus inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio”. Una rassegna itinerante che ha già toccato e toccherà molte città italiane. L’inaugurazione è avvenuta domenica 23 novembre alle 16 a Palazzo Isimbardi. La mostra sarà aperta fino al 30 novembre e sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 16 alle 22 e sabato e domenica dalle 10 alle 20.
Il debutto è iniziato con l’intervento di Paolo Valvo della Fondazione De Gasperi e di Filippo Campolotti, segretario regionale di Rete Popolare. Incentrata sull’ Anno Degasperiano, in occasione del settantesimo anniversario della morte dello statista, avvenuta a Borgo Valsugana il 19 agosto 1954, l’iniziativa offre uno sguardo approfondito sulla vita e sull’opera di Alcide De Gasperi, un uomo che ha incarnato il concetto di politica come servizio al bene comune. Le generazioni più giovani, ma anche gli attuali settantenni e sessantenni, non hanno potuto conoscere, se non da documentari e libri, il pensiero e l’impegno di un uomo che ha contribuito alla nascita della Repubblica Italiana e che è stato artefice del disegno di un’Europa unita. Per questo, la mostra, che ha debuttato al Meeting di Rimini dello scorso anno, vuole dare la possibilità a un pubblico sempre più ampio di avvicinarsi a De Gasperi. Dopo la parte introduttiva, dedicata all’intreccio tra la biografia di De Gasperi e la storia del tempo in cui è vissuto, il percorso espositivo si snoda in 5 sezioni tematiche (“Dalla pazienza alla speranza”; “Libertà politica e giustizia sociale”; “Costruire la pace”; “La nostra Patria Europa”; “Un uomo unito”)dalle quali emergono, con l’ausilio di immagini, manifesti e documenti, sia i principi che sono sempre stati sua fonte di ispirazione, sia gli insegnamenti morali, culturali e politici che ha lasciato in eredità alle generazioni future fino ai nostri giorni. Molto toccante la sezione che fa scoprire il lato più umano di De Gasperi. Un insieme di libri, voci, video, fotografie e giornali che raccontano De Gasperi da una prospettiva più familiare, attraverso le testimonianze della figlia Maria Romana, la sua assistente più fidata nonché a lungo presidente onoraria della Fondazione (morta a Roma nel 2022 quasi centenaria), degli amici e dei collaboratori. A chiusura del percorso, vi è un video che documenta l’impatto che la vita di De Gasperi, vissuta al servizio del prossimo e all’insegna del primato della coscienza morale, ha avuto su un intero popolo.