Prende il via lunedì 24 febbraio su Rai1, “Belcanto”, la nuova coproduzione Rai Fiction e Lucky Red. A firmare la sceneggiatura del melodramma in quattro serate in prima visione, ambientato nel XIX secolo, è il monzese Andrea Valagussa, già autore di serie di successo come “Per Elisa”, dedicato al caso di Elisa Claps. E non è l’unico elemento brianzolo della produzione.
Una vicenda in costume che vedrà Vittoria Puccini vestire i panni della protagonista insieme a Carmine Recano, Giacomo Giorgi, Caterina Ferioli, Adriana Savarese. Al centro del racconto di formazione c’è una storia d’amore, competizione, coraggio, dedizione e desiderio di riscatto.

Ecco Belcanto, in tv la fiction storica che si incrocia con la Brianza: la storia
La vicenda si apre nella Napoli di Fuorigrotta, povera e disonesta, per approdare nella Milano del 1847, dove si consumano le battaglie tra gli austriaci e i rivoluzionari.
«Un racconto di formazione che parla anche al pubblico di oggi – spiega il regista, Carmine Elia – La musica è il cuore pulsante della serie, vero e proprio personaggio aggiuntivo. Attraverso l’opera parleremo a un pubblico giovane». La serie proporrà opere famose come il Flauto magico di Mozart, l’Ave Maria di Schubert o Casta diva di Bellini, rielaborate in chiave pop e melodiosa.
A firmare la sceneggiatura oltre a Valagussa, head writer, anche Federico Fava, Antonio Manca e Mariano Di Nardo.
Ecco Belcanto, in tv la fiction storica che si incrocia con la Brianza: le riprese a Osnago, lo sceneggiatore monzese
Gran parte delle riprese sono state fatte in Lombardia e anche in Brianza, scelta per diverse scene. Villa Arese, a Osnago, ha accolto la troupe televisiva ad aprile dello scorso anno, e ha fatto da sfondo alle vicende dei personaggi. «Finalmente un set vicino a casa», ha commentato ironico Valagussa che per questa fiction non ha dovuto allontanarsi troppo da Monza, dove vive con la famiglia.
«L’opera rivivrà in questa serie in chiave fresca e attuale, accompagnata da molte musiche originali anche voce e chitarra, che le ragazze protagoniste della serie canteranno come fossero brani popolari dell’epoca o di loro invenzione», continua il regista Carmine Elia.