Arte: il medese che ha stregato Sting con un personale “Message in a bottle”

Non solo 3.600 spettatori in tre settimane. La mostra “Musica per gli occhi experience 2022” del medese Mattia Consonni ha stregato anche Sting.
Consonni Mattia con Sting
Consonni Mattia con Sting

Non solo 3.600 spettatori in tre settimane. La mostra “Musica per gli occhi experience 2022” del medese Mattia Consonni – oltre sessanta quadri, di nuova produzione, ispirati ai più celebri motivi delle star internazionali della canzone e realizzati con i vinili – ha stregato anche Sting, cantante e produttore di vino.

Il medese che ha stregato Sting

Le opere hanno impreziosito la serie di eventi di musica, spettacolo e degustazione promossi per far condividere un’esperienza in grado di coinvolgere più sensi. E proprio nella serata della degustazione erano presenti Trudie Styler, attrice, produttrice e moglie di Sting, e Tony Sasa che cura il marketing della cantina coi prodotti dell’azienda “Il Palagio”, che il cantante e la consorte conducono alle porte di Firenze.

Consonni Mattia con Sting
Consonni Mattia con Sting

Il medese che ha stregato Sting: l’incontro con il cantante e il quadro in regalo

In quella serata avevo notato che Sasa faceva delle foto ai miei quadri – ha raccontato l’artista Mattia Consonni – mi sono avvicinato e gli ho detto: ‘Organizzami un appuntamento con il “Maestro” e gli porto il mio quadro’. Il giorno dopo, era il 25 ottobre, mi aveva dato appuntamento in via Solferino a Milano in sala Buzzati al Corriere della Sera, dove si svolgeva la presentazione della guida dei 100 vini italiani del 2023, tra cui quello della cantina di Sting. Sasa mi ha accompagnato nel camerino di Sting che era con la moglie Trudy, con lui ho dialogato di come eseguo i miei quadri. Lui ad un certo punto mi ha fermato e mi ha chiesto cosa fosse il pacco che portavo con me. Ho risposto: “Questo è un quadro in regalo per te e tua moglie”. Ho spiegato che era ispirato al motivo “Message in a bottle” dei Police che lui aveva scritto nel lontano 1979, che tanto mi piace ancora. Lui ha ringraziato in italiano e abbiamo continuato a conversare per un quarto d’ora. Per me un quarto d’ora pieno di emozioni”.