Una storia i cui contorni sono ancora tutti da chiarire. Ma una storia brutta. Di quelle che fanno paura. Secondo l’accusa, infatti, avrebbe approfittato del suo lavoro di addetto alle pulizie per avvicinare una bambina residente in uno degli stabili di sua competenza e costringerla a subire le sue attenzioni di natura sessuale. Stiamo parlando di una dodicenne. Abbracci, apprezzamenti inadeguati e mani addosso. Lui, l’uomo ora indagato per violenza sessuale su minore, è un cittadino di origine straniera.
Villasanta, presunta violenza sessuale: un 53enne denunciato dalla madre della minorenne
Un 53enne originario dello Sri Lanka che, come molti altri suoi connazionali, è qui in Italia per lavorare e che come altrettanti è impiegato in condomini e case del territorio o in proprio o attraverso, per la gran parte, cooperative di servizi. A far emergere la vicenda sarebbe stata la denuncia presentata dalla madre stessa della dodicenne alla fine dello scorso anno. Quest’ultima, a disagio a causa delle attenzioni del cinquantenne, avrebbe confessato quanto le stava capitando. La vittima è già stata sentita in audizione protetta, con la presenza dell’avvocato che tutela la famiglia e il legale della difesa, oltre ad una psicologa richiesta in questi casi per gestire l’audizione con tutte le cautele del caso.
Audizione che si è tenuta in incidente probatorio davanti al gip del Tribunale di Monza al fine di stabilire come procedere nei confronti del presunto molestatore. L’uomo, dal canto suo, non è stato sottoposto a misure cautelari e di restrizione della libertà e si sarebbe difeso negando ogni accusa.
Villasanta, il 53enne addetto alle pulizie avrebbe avvicinato più volte la bambina
Secondo il racconto contenuto nella denuncia, il cinquantenne avrebbe più volte avvicinato la dodicenne e, dopo averle fatto dei complimenti sull’aspetto fisico, l’avrebbe toccata e abbracciata. Gli episodi si sarebbero consumati fino ad ottobre 2024, quando la giovane, in grave difficoltà, avrebbe deciso poi di rivolgersi agli adulti e raccontare quel che le stava succedendo. Gli episodi si sarebbero svolti tutti all’interno dello stabile dove l’uomo lavorava come addetto alle pulizie.
Ora saranno i magistrati a dover stabilire il proseguo dell’indagine e valutare se vi siano stati altri episodi di analogo tenore o se la cosa si sia limitata alla dodicenne villasantese e in quali termini.
Di certo c’è che la vicenda ha sollevato un’ondata di indignazione nella piccola comunità cittadina che naturalmente non ha potuto non domandarsi come sia potuta accadere una cosa simile in un contesto sicuro quale dovrebbe essere quello di un normale palazzo in un normale quartiere, di una normalissima città. Nel frattempo l’abitazione dove si sarebbero consumati i fatti ha naturalmente chiuso la propria collaborazione con il cingalese