Strada che vai, buca che trovi a Monza. Non solo in città, certo, ma la classifica del Cittadino parte dal capoluogo con le strade ferite dal maltempo delle ultime settimane. E chiede anche l’aiuto dei lettori: vicino a casa vostra ci sono buche peggiori di quelle scelte da noi? Scriveteci e mandate una foto a redazioneweb@ilcittadinomb.it oppure via facebook o instagram.
La classifica del Cittadino – Crateri già esistenti e nuovi. Talmente estesi, in alcuni casi, da renderne impossibile la misurazione in metri: necessario cambiare l’unità di misura e ragionare in passi.
Così, a San Rocco, in via Fiume, il dissesto finisce per essere lungo 15 passi e occupare, in ampiezza, metà della carreggiata.
A San Donato il record è raggiunto dalla voragine proprio all’inizio di via San Donato, subito dopo la rotonda di viale delle Industrie che, a destra, consente di svoltare in direzione dell’isolato: 106 centimetri di lunghezza per 75 di larghezza e 10 centimetri di profondità cosparsi, sul fondo, da pietre e sassi.
A Sant’Albino è via Fieramosca a far sobbalzare gli automobilisti: tutto il lato sinistro della strada nei pressi del civico 14 si presenta sconnesso per 22 passi in lunghezza e quasi 2,5 metri in larghezza.
E se a Libertà è il cratere di via Gallarana, nei pressi del civico 51, a creare problemi alle ruote con i suoi 197 x 66 x 6 centimetri, a Cederna è la buca doppia all’inizio di Via Rota, subito dopo la svolta da via Cederna, a minare l’equilibrio: in entrambi i casi i crateri superano il mezzo metri (66 centimetri per 60 la prima e 93 per 50 la seconda).
È via Vittorio Veneto l’emblema più desolante della condizione delle strade in città. Tutto il quartiere Triante soffre di scarsa manutenzione, ma è la direttrice del rione, quella che da viale Lombardia porta dritto verso via Cavallotti, la strada dei negozi e della chiesa parrocchiale a vincere la triste palma di strada peggiore della zona. Le buche, in alcuni tratti profonde quasi dieci centimetri, si susseguono in particolare sul lato destro, un vero pericolo per bici e moto.
Non va meglio alla vicina San Fruttuoso. Qui è via Ticino ad aggiudicarsi il triste primato di strada peggiore del quartiere. Da tempo i residenti hanno chiesto un restyling dell’intera strada, ma nulla è mai stato fatto. Manca il marciapiede, manca la segnaletica orizzontale e le macchine, per schivare le buche, sono costrette a repentine e pericolose gimkane.
Le segnalazioni – Quelle da parte di lettori e di cittadini non mancano: e sembra essere Libertà il quartiere più scombinato. Nelle vie Molino San Michele, Vespucci e Don Valentini «ci si imbatte in un paesaggio lunare», riferiscono i residenti, aggiungendo che «è possibile incontrare varie buche, non eccessivamente estese ma abbastanza profonde da generare danni se prese male, in via Bertacchi e in via Modigliani».
Segnalazioni anche sulle vie Ardigò, Merelli, Libertà, Modorati, Gaslini e Vespucci. Una delle più grosse si conferma, anche quest’anno, quella di via Nievo, vicino all’ingresso del cimitero dal lato, quindi, di Cederna: «Un cratere dal diametro che ormai ha raggiunto quasi i due metri».
Poi ci sono i rattoppi: quelli nuovi e quelli che ormai lasciano il tempo che trovano. Come in via Adda, a Sant’Albino, dove le toppe dell’anno scorso stanno sprofondando. Emblematico il caso via Torneamento, subito prima degli uffici della Prefettura. Ma segnalazioni arrivano un po’ da tutti i quartieri: via Meda e via Val Seriana per Triante e via della Taccona per San Fruttuoso, nei pressi del Castello.
Il vialone Cesare Battisti, boulevard di ingresso verso la Villa reale, è letteralmente scavato da enormi voragini. Le buche punteggiano l’intero percorso, in salita e in discesa, tutte e quattro le corsie del vialone, ma è proprio in concomitanza con piazzale Virgilio che la situazione si fa più grave.
E poi il viale Cavriga che corre dentro il parco: in direzione Monza, poco prima del ponte delle Catene, due crateri sono un pericolo per le due ruote.
Perché sono soprattutto biciclette e moto a pagare il prezzo maggiore. Per questi mezzi le buche monzesi rappresentano un autentico attentato all’incolumità personale. E se questa è la desolante fotografia delle strade non va meglio ai marciapiedi. Due soli esempi (ma anche qui l’elenco sarebbe lungo): quello lungo via Pergolesi, proprio di fronte all’ospedale e in via Cavallotti, alle spalle dell’Hensemberger.