Varedo, la storia di Stefania: invalida e con figlia disabile, chiede di avere una casa

A Varedo una madre invalida e con una figlia disabile cerca aiuto ai servizi sociali

La storia di Stefania sta commuovendo Varedo. A 45 anni, invalida al cento per cento ed ex ragazza madre con una figlia disabile che ora ha 18 anni, non è più in grado di avere un lavoro a tempo pieno. In passato ha lavorato, per molti anni, guadagnandosi da vivere. Ma ora le forze non glielo consentono. Ma le bollette, le tasse e le spese da pagare, continuano ad arrivare puntuali. La donna – che ha scelto di mantenere l’anonimato per una forma di riservatezza si è rivolta ai servizi sociali del comune di Varedo: «Ho chiesto di poter avere una casa comunale -. A causa della mancanza di fondi, nel mese di dicembre dell’anno scorso ha ricevuto lo sfratto.

Varedo, la storia di Stefania: non ha l’auto e non può avere un’abitazione troppo lontana

Da allora, non riesce più a trovare un’abitazione. E questo le pesa molto, in particolare per la figlia, che soffre ancora di più di lei: «Vorrei una casa anche piccola. In passato ho vissuto in via Brescia. Ho bisogno di una casa a Varedo, oppure in uno dei comuni vicini: Nova Milanese, Bovisio Masciago, Cesano Maderno». Per motivi legati soprattutto alla figlia disabile, non può accettare abitazioni troppo lontane: «Lei ha bisogno di cure. In particolare ho trovato un grande supporto al Consorzio Desio Brianza, dove l’hanno assistita con grande capacità e competenza». Le poche offerte di case che ha ricevuto invece sono nell’hinterland milanese: «Mi hanno offerto un’abitazione a Quarto Oggiaro. Oppure, in housing sociale a Caronno Pertusella. Sono comuni troppo lontani: oltretutto io non sempre posso contare sulla disponibilità di un’auto». Tante le piccole difficoltà che si aggiungono alle grandi difficoltà. Stefania cerca di ritrovare una vita normale, sogna di poter farcela da sola: una vita normale, che ancora le pare non realtà, ma un sogno.