Come Gomorra. Anzi, Gomorrakech, sottolinea qualcuno, perché quello che è successo all’interno degli spazi dell’ex Snia di Varedo è stata una vera e propria guerriglia con tanto di assalti armati, tra bande di irregolari nordafricani, per gestire il controllo dello spaccio nella fabbrica abbandonata.
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L’operazione conclusa dai carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza ha portato al fermo di dodici persone chiesti dalla procura di Monza e convalidati dal gip con ordinanze di custodia cautelare in carcere. Si tratta di appartenenti a diversi clan che si contendevano la zona diventata meta di tossicodipendenti anche grazie all’isolamento e alla presenza della stazione ferroviaria nelle vicinanze. E tra loro, anche una coppia composta da una donna italiana e un giovane tunisino che si è prestata a un pericoloso doppio gioco di fiancheggiamento a tutti i gruppi coinvolti.

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Le forze dell’ordine definiscono l’ex Snia, prima dell’intervento, una delle più grosse piazze dello spaccio in Brianza. Lì agivano uomini di origine nordafricana non regolari con clan entrati in conflitto: gli arresti riguardano persone coinvolte anche in tre tentativi di omicidio con fucili e pistole organizzati da una banda estromessa dalla gestione del traffico di droga. Nel corso dell’operazione i militari hanno recuperato 200 grammi di cocaina, eroina e hashish, una pistola con matricola cancellata e hanno arrestato altri due spacciatori.