Usmate Velate: uccise un assessore di Esino, 24 anni a Luciano Biffi

Condannato a 24 anni con le attenuanti generiche il 63enne di Usmate Velate Luciano Biffi che un anno fa uccise per futili motivi un 53enne
Como tribunale di Como, palazzo di giustizia
Como tribunale di Como, palazzo di giustizia

E’ stato condannato a 24 anni di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche. Luciano Biffi, il 63enne di Usmate che nell’aprile 2024 aveva ucciso in un impeto d’ira Pierluigi Beghetto, di dieci anni più giovane, assessore e apicoltore di Esino. La sentenza è arrivata dalla corte d’Assise di Como che ha disposto, sempre a carico dell’imputato, un risarcimento di 570mila euro a favore della moglie della vittima e di 805mila euro suddivisi fra i due figli . La condanna è stata ridotta di un solo anno rispetto a quanto chiesto durante la requisitoria del sostituto procuratore di Lecco, Chiara Stoppioni. Come si diceva, a Biffi sono state concesse le attenuanti generiche, ma a pesare sull’entità della pena è stato il riconoscimento della sua capacità di intendere e di volere.

Delitto di Esino, la sentenza della corte d’Assise di Como

L’ipotesi che fosse affetto da instabilità mentale è tramontata dopo la perizia psichiatrica cui l’uomo era stato sottoposto, ma forse anche proprio per le ammissioni che lo stesso Biffi aveva fatto poco dopo l’omicidio alle forze dell’ordine. Era stato proprio lui ad ammettere quanto avvenuto e a raccontare nei dettagli i motivi che l’avevano condotto ad uccidere l’ex assessore. In realtà, poi, motivi futili (riconosciuti nel capo d’accusa) dal momento che a scatenare l’aggressione – da quanto emerso – era stata la presenza di un sacco di pellet appoggiato alla porta di Biffi, sacco che a suo parere mandava cattivo odore. Per quel motivo aveva afferrato un falcetto e con quello aveva assalito la sua vittima, causandone la morte in seguito ad una serie di colpi – almeno una quindicina – che però, secondo l’imputato, avrebbero avuto il solo scopo di intimidire il 53enne e non di ucciderlo.

Delitto di Esino, l’usmatese Luciano Biffi da allora in carcere

Dal giorno dell’omicidio Luciano Biffi è sempre rimasto in custodia cautelare in carcere . La vicenda era avvenuta in primavera nel piccolo borgo di Esino, a pochi passi dal centro paese. Sul posto erano intervenuti nei minuti successivi elisoccorso e mezzi di sanitari per cercare di salvare la vita a Pierluigi Beghetto, purtroppo senza esito. Per il 53enne non c’era stato più nulla da fare. Per Biffi erano scattate le manette e durante il primo interrogatorio davanti al pm, il sessantenne si era assunto la totale responsabilità dell’accaduto. Da lì era stata confermata la custodia in carcere e il successivo processo. Da stabilire l’eventuale ricorso in appello da parte della difesa