Lo sport di base a Seregno vuole ripartire, ma le difficoltà da affrontare a causa della pandemia sono purtroppo tante. È emerso venerdì 5 febbraio, durante una seduta in videoconferenza della Consulta dello sport, che riunisce le associazioni iscritte all’albo comunale. «Ci siamo concentrati sull’agenda annuale -ha commentato il presidente Paolo Cazzaniga-, partendo dalla consapevolezza che, con l’emergenza sanitaria, difficilmente potremo proporre in primavera la Seregno Sport Week, con le stesse modalità di due anni fa».
Il riferimento è al grande evento che, nel 2019, per circa una decina di giorni, aveva coinvolto i sodalizi con l’amministrazione, registrando più di 25mila presenze. «Vogliamo però farci trovare pronti -ha continuato Cazzaniga-, nel caso in cui sarà possibile calendarizzare un evento più contenuto, nel quale magari far rientrare l’ufficializzazione dell’intitolazione dei due viali nel parco “2 giugno” alla Porada al ciclista Giacinto Santambrogio ed all’olimpionico di pugilato Ernesto Formenti. Una mia idea sarebbe quella di provare ad anticipare le Giornate sportive seregnesi da settembre a maggio o a giugno, per dare un segnale di presenza. Lì l’organizzazione potrebbe essere definita in poco tempo, a differenza di quella della Seregno Sport Week, e questo costituirebbe un bel segnale di ripartenza. Sappiamo comunque che il momento è duro per tutti. Il fermo dell’attività ha allontanato non solo i ragazzini, ma anche gli adulti che svolgevano attività amatoriale. Ha sofferto, ma retto più delle altre, la fascia di mezzo, con i giovani che sono stati almeno coinvolti con gli allenamenti da remoto».
L’occasione è stata anche utile per parlare di Seregno 2030: «Il programma strategico con cui il Comune sta cercando di disegnare la Seregno del domani. Ho già incontrato, in qualità di presidente della Consulta, l’assessore allo Sviluppo economico Ivana Mariani, cui ho segnalato come nostre esigenze nuovi impianti per fare sport, una miglior manutenzione delle strutture esistenti ed infine una miglior valorizzazione degli spazi comuni, come il campo di basket nel parco “2 giugno” alla Porada o la pista di pattinaggio a San Carlo, che credo un po’ tutti si siano dimenticati. Il sindaco Alberto Rossi, dal canto suo, ha invitato le società a farsi avanti per dare un loro contributo, come per l’articolazione del nuovo centro sportivo in via 8 marzo, che avrà almeno due campi di allenamento e che sarà utilizzato anche alla luce della successiva riqualificazione del PalaStadio di via Gramsci».