Avrebbe compiuto numerose truffe online per un profitto illecito accertato di circa 10mila euro un 23enne italiano arrestato nella mattinata del 9 febbraio dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura della Repubblica. Su un noto sito internet avrebbe pubblicato una serie di annunci proponendo in locazione case vacanza, non nella sua disponibilità, in località prestigiose o la vendita di beni costosi intascandosi la caparra prima di interrompere qualsiasi contatto con la vittima e sparire.
Per rendersi “invisibile” avrebbe utilizzato numeri di telefono cellulare intestati a un prestanome ed una casella di posta elettronica a lui non direttamente riconducibile e per conquistare la fiducia della vittima gli avrebbe inviato foto delle case e degli oggetti proposti promettendo anche condizioni di favore nei pagamenti. Dalle indagini, sinora sono 23 gli episodi contestati, tra ottobre e dicembre del 2018 e tra giugno e agosto 2019.
Nonostante si fosse curato di indicare recapiti che non consentissero di risalire alla sua effettiva identità, tanto che nessuna delle vittime è riuscita a fornire i reali dati identificativi del contatto, le indagini hanno portato a rilevare diversi contatti comuni a tutte le utenze indicate e di osservare come le celle agganciate da tutti i numeri utilizzati per le presunte truffe corrispondessero a quelle dei comuni limitrofi al domicilio del 23enne.
Inoltre, altro elemento determinante è stato poi quello relativo all’intestazione dei 5 conti correnti su cui sono confluiti i pagamenti delle ignare vittime, tutti intestati ed aperti personalmente dall’arrestato presso vari Istituti di Credito, presentando il proprio documento d’identità mai denunciato come sottratto o smarrito, ed inoltre esibito in sede di identificazione, nonché la tessera sanitaria anch’essa sempre rimasta nella sua disponibilità. I conti venivano poi immediatamente svuotati mediante giroconti o prelievi in contanti, proprio in coincidenza di tali operazioni l’utenza telefonica intestata al soggetto veniva localizzata in corrispondenza degli sportelli bancomat ove il prelievo veniva effettuato.
A seguito di alcune delle denunce presentate nel 2019, in due occasioni, nei mesi di marzo e maggio dello stesso anno, il giovane veniva convocato dai carabinieri e aveva negato qualsiasi addebito, asserendo di non essere titolare dei conti correnti e di non aver mai avuto in uso il numero di telefono e gli indirizzi e-mail forniti dalle vittime. Nonostante fosse sospettato ha proseguito la propria attività delittuosa, rendendosi poi irreperibile presso l’ultima residenza nota e spostandosi continuamente sul territorio nazionale proprio al fine di eludere i controlli. Ora si trova presso la casa circondariale“San Vittore” a disposizione dell’Autorità giudiziaria.