Tribunale: 1.400 cause pendenti in meno, meglio di Monza ancora Bergamo e Lodi

Parlando di processi civili e di cause pendenti il Tribunale di Monza migliora, ma c’è chi fa decisamente meglio Lodi e Bergamo.
Monza tribunale piazza Garibaldi - foto Radaelli
Monza tribunale piazza Garibaldi – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

Bene ma non ancora benissimo: parlando di processi civili e di cause pendenti il Tribunale di Monza migliora (-13,9%, da 9.901 nel 2021 a 8.522 a fine 2024) ma c’è chi fa decisamente meglio, come il tribunale di Lodi (sceso da 3.564 cause pendenti del 2021 a 2.036 del 2024 quindi -42,9%), seguito dal tribunale di Varese (-34,8% da 5.234 a 3.413). Meglio di Monza ha fatto anche il Tribunale di Bergamo: -20%, da 8.082 a 6.469 processi ancora aperti. Miglioramenti più lenti di Monza invece per il Tribunale di Sondrio (-12,3%, da 1.355 a 1.188) e Mantova (-10,6%, da 2.894 a 2.586). Cali inferiori al 10% sono stati registrati a Lecco (-9,8% rispettivamente da 1.945 a 1.755), Busto Arsizio (-9,1% da 4.129 a 3.752), Cremona (-9% da 2.279 a 2.074), Como (-8,7% da 4.777 a 4.360) e Pavia (-7,7% da 5.045 a 4.658). Situazione quasi invariata a Milano: -1,5% da 48.093 e 47.363. L’unico tribunale lombardo con un incremento delle cause civili pendenti è stato quello di Brescia: +16,8% da 18.245 a 21.308, quinto peggior aumento in Italia.

Tribunale: 1.400 cause pendenti in meno, l’analisi dell’Associazione Avvocati d’Impresa

È quanto emerge da un’analisi condotta dall’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, presieduta dall’avvocato Antonello Martinez. Tra le Corti d’Appello tra il 2021 e il 2024 si è registrato un calo medio del 24% dei procedimenti civili pendenti ma in alcune realtà, sempre secondo l’analisi, la situazione starebbe invece continuando a peggiorare, vedi Venezia (+159%),Trieste (+73,7%) e L’Aquila (+48,5%). La buona notizia è che su un totale di 140 tribunali solo 17 hanno registrato un incremento.
«I dati mostrano una tendenza generale alla riduzione dei procedimenti civili pendenti nei Tribunali Ordinari italiani, in linea con il trend nazionale dell’ultimo decennio – afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa e fondatore dello studio legale Martinez & Novebaci – Questo andamento riflette gli sforzi compiuti per migliorare l’efficienza del sistema, anche attraverso le misure previste dal PNRR. Tuttavia, le differenze tra i singoli tribunali indicano la necessità di proseguire con interventi mirati per garantire una maggiore uniformità territoriale e tempi di risposta più omogenei».

Tribunale: 1.400 cause pendenti in meno, i dati in Italia

Fra le Corti d’Appello in Italia quella di Milano è al 12° posto su 29 per diminuzione delle cause civili pendenti: -29,3% dal 2021 al 2024, passando da 6.598 a 4.668. Tra i grandi tribunali, Roma si conferma al primo posto per numero di procedimenti civili pendenti, nonostante una riduzione del 22.1% nell’ultimo quadriennio (91.368 casi nel 2024 rispetto ai 117.253 del 2021). Napoli e Milano mantengono rispettivamente il secondo e terzo posto. Nel complesso, i Tribunali Ordinari hanno registrato una diminuzione del 13,3%, passando da 1.361.137 nel 2021 a 1.180.566 nel 2024. Sempre secondo l’analisi dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, complessivamente nelle Corti d’Appello la situazione è più incoraggiante. Su 29 sedi (di cui tre sezioni distaccate), solo 5 hanno registrato un aumento dei procedimenti civili pendenti tra il 2021 e il 2024. Anche tra le grandi Corti d’Appello Roma si conferma al primo posto per numero di procedimenti civili pendenti: dai 43.455 casi del 2021 è scesa a 31.580 nel 2024, registrando una diminuzione del 27,3%, ma mantenendo comunque il primato nazionale.

«La riduzione complessiva dei procedimenti civili, sia nei Tribunali Ordinari che nelle Corti d’Appello, rappresenta un segnale incoraggiante che merita di essere consolidato – osserva Antonello Martinez – I dati mostrano però che i grandi distretti continuano a sostenere un carico rilevante, segno che restano criticità da affrontare. Per questo è essenziale proseguire con interventi strutturali e investimenti mirati, affinché i miglioramenti non restino isolati ma diventino parte di un sistema giudiziario più efficiente e omogeneo. In un Paese in cui la giustizia civile incide sulla competitività e sulla fiducia degli operatori economici, garantire un accesso uniforme e tempestivo è una priorità se vogliamo contribuire concretamente alla crescita dell’Italia».

L'autore

È la redazione del Cittadino, uno e tutti: garantisce il flusso costante delle notizie. Senza fermarsi.