Teem e la grana degli espropri Vertice con Regione e Coldiretti

Riparte la trattativa per la nuova tangenziale est esterna di Milano. Dopo mesi di stallo, il 24 giugno prossimo si terrà un vertice al quale parteciperanno Regione Lombardia, Coldiretti Lombardia, TE Spa e la società costruttrice CCT e altre organizzazioni agricole
I lavori di interconnessione tra la Teem e l’autostrada A1
I lavori di interconnessione tra la Teem e l’autostrada A1

Riparte la trattativa per la nuova tangenziale est esterna di Milano. Dopo mesi di stallo, il 24 giugno prossimo si terrà un vertice al quale parteciperanno Regione Lombardia, Coldiretti Lombardia, TE Spa e la società costruttrice CCT e altre organizzazioni agricole. Lo scopo è trovare un’intesa su una griglia di parametri da usare per le valutazioni degli espropri dei terreni agricoli. Esprori che nel frattempo sono proseguiti di pari passo con la costruzione dell’opera.

Ma la Teem non è l’unico punto di crisi delle infrastrutture lombarde. Infatti fra Milano, Bergamo e Brescia, il percorso parallelo di Tav e Brebemi ha creato una “zona morta” di almeno un milione e mezzo di metri quadrati di campi intrappolati fra le due grandi opere e non più utilizzabili o accessibili in alcun modo.

Tav e Brebemi – spiega la Coldiretti Lombardia – non hanno ancora deciso chi, fra loro due, debba mettere per primo mano al portafogli visto che ognuno ha competenza su metà della “zona morta”, un’area grande come cento volte la Basilica di San Pietro o come 128 volte il Duomo di Milano. Intanto – aggiunge l’associazione degli agricoltori – sono fermi ormai da quasi un anno i saldi, pari al 20% del totale, dei risarcimenti concordati per gli espropri Brebemi. “Gli agricoltori non sono degli irresponsabili che si oppongono a prescindere a opere definite di pubblica utilità – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – ma non vogliono neppure essere dei martiri delle infrastrutture. Visto che portare via il terreno significa amputare pezzi di azienda e togliere lavoro, chiediamo solo che ci sia un equo e rapido risarcimento, principio di basilare buonsenso accettato anche da tutta la giurisprudenza”.

Secondo i dati del Centro di ricerca sul consumo di suolo – conclude la Coldiretti regionale – per le grandi opere, dalla Pedemontana alla Teem, dalla Brebemi alla Statale 38, saranno usati quasi 16 milioni e mezzo di metri quadrati di cui la metà proprio per Brebemi e Teem.