Un corso di danza per ipovedenti e non vedenti: è Svista dance. A lanciare la proposta è la sezione provinciale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Un progetto innovativo, mai organizzato prima, nato grazie alla passione e alla collaborazione di due socie dell’Unione, entrambe insegnanti di danza: Virginia Fumagalli, ipovedente, e Valentina Bertani, non vedente, insieme a Cinzia Manzoni.
«Volevamo proporre ai nostri soci, in particolare ai più giovani (sono trenta gli studenti iscritti alla sezione provinciale dell’Unione ciechi, nda) la possibilità di fare attività motoria, avvicinandoli al movimento», spiega Nicola Stilla, presidente della sezione provinciale dell’Unione ciechi e ipovedenti.
Per ora il progetto è ancora all’inizio. «Abbiamo appena lanciato l’iniziativa, aspettiamo le prime adesioni. Poi le insegnanti incontreranno personalmente ciascuna delle persone interessate per dei colloqui individuali, per creare dei gruppi omogenei. Ovviamente le lezioni dovranno necessariamente tenersi in presenza, quindi dovremo aspettare che si allentino le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Siamo orgogliosi di questo progetto, grazie alle insegnanti gli allievi impareranno a muoversi autonomamente nello spazio e con il supporto della musica impareranno a coordinarsi in modo armonico, interagendo tra di loro».