Sottopasso ferroviario di Meda, il sindaco: «Opera finanziata e realizzabile»

Santambrogio ha fatto riferimento alla trasformazione del passaggio a livello di via Seveso-Cadorna che prevede un impegno di spesa di 11 milioni di euro.
Il passaggio a livello via Seveso- Cadorna di Meda che sarà trasformato in sottopassaggio. Un impegno di spesa di 11 milioni (foto Volonterio)
Il passaggio a livello via Seveso- Cadorna di Meda che sarà trasformato in sottopassaggio. Un impegno di spesa di 11 milioni (foto Volonterio) Paolo Volonterio

Per il sottopasso di via Seveso-Cadorna a Meda il sindaco Luca Santambrogio ha spiegato che l’opera è finanziata, è realizzabile ed è inserita in tutti gli strumenti di programmazione. E’ quanto emerso dalla riunione della commissione consiliare territorio e ambiente che aveva all’ordine del giorno come punto principale proprio l’opera. Per il primo cittadino è stata l’occasione per chiarire alcuni punti fondamentali sulla realizzazione anche in risposta a notizie diffuse nelle settimane precedenti da alcuni esponenti della minoranza.

E’ stato sottolineato che l’opera sarà interamente finanziata. La giunta regionale nella sua delibera ha approvato l’accordo fra comune di Meda, Autostrada Pedemontana, Cal, Ferrovie Nord Milano e regione Lombardia, ha impegnato la somma di 11 milioni di euro per la realizzazione del manufatto. L’opera è realizzabile, ha ribadito il sindaco “come dimostrato dagli approfonditi studi che, come per analoghe opere, sono seguiti al progetto preliminare”, tanto da citare la comunicazione di Autostrada Pedemontana Lombarda che, in merito alle segnalazioni delle criticità idrauliche.

Ha sottolineato che “… sono stati svolti ulteriori approfondimenti sugli studi idraulici del progetto definitivo 2019 che evidenziano come il nuovo ponte su via Seveso-Cadorna e la relativa deviazione del torrente Certesa (Tarò n.d.r.) previsti nel progetto definitivo del 2019 siano stati dimensionati e verificati con l’utilizzo di portate idrauliche superiori rispetto a quelle, indicate nello studio idraulico del 2018, redatto dallo studio Majore, utilizzato per la redazione del piano di gestione rischio alluvioni”.

Per quanto riguarda il cronoprogramma il primo cittadino ha puntulaizzato: “in realtà non è più fedele alla realtà perché legato all’appalto integrato che avrebbe dovuto vedere progettazione esecutiva e realizzazione del sottopassaggio insieme al progetto di raddoppio dei binari. Fnm, ha poi deciso di non inserire il sottopassaggio di Meda in quest’appalto integrato: molto probabilmente per rendere più fluida la realizzazione di entrambe le opere. Abbiamo già presentato-ha proseguito – e lo ribadiremo in un incontro prossimo incontro, formale richiesta per avere quanto prima un nuovo cronoprogramma”

Per quanto concerne lo stato della progettazione, si stanno valutando ed approfondendo,in virtù del maggior dettaglio assunto dall’iter progettuale avviato verso la prossima fase esecutiva, soprattutto relativamente ai sottoservizi, le necessità tecniche e territoriali che potrebbero portare ad una maggior precisione delle aree necessarie per la realizzazione.

Nel corso della progettazione definitiva, Fnm si è naturalmente interfacciata con i progettisti dell’Area AT1 per il coordinamento fra le due realizzazioni con particolare riferimento sia alla rotatoria che sorgerà sulla via Cadorna in prossimità del nuovo ponte sul torrente Tarò, sia alla realizzazione della strada di collegamento tra l’area AT1 e la via Busnelli.

Al termine della Commissione è emersa dalle indicazioni del Sindaco l’inesistenza dell’ipotesi “sovrappasso” spesso sostenuta da una parte politica. “Non la considero e non è possibile considerarla un’alternativa”- ha dichiarato Santambrogio- di questa soluzione, di cui è depositata unicamente un’ipotesi preliminare ormai risalente a quasi 20 anni fa, non esiste una valutazione di impatto ambientale, non esiste una valutazione dell’impatto trasportistico, non esiste un progetto ed una valutazione reale e attualizzata dei costi. L’eventuale sovrappasso non è inserito in alcuno degli strumenti programmatori di Regione Lombardia, di Ferrovie Nord Milano e del comune di Meda a differenza del sottopassaggio che è previsto da ognuno di questi. Imbarcarsi in un’ipotesi di questo tipo, seppur rivolta a scavalcare la ferrovia, non risolverebbe i problemi viabilistici, anzi li complicherebbe in aree che per il loro status non potrebbero assorbire l’impatto trasportistico che ne deriverebbe”.

“All’inizio del mio mandato”, ha commentato il sindaco, “avevo promesso di impegnarmi per la realizzazione del sottopassaggio perché lo ritengo un vero riscatto per i medesi e un atto dovuto per migliorare la loro qualità della vita negli spostamenti: ho mantenuto la promessa con l’ottenimento del completo finanziamento dell’opera, senza attendere la realizzazione del tratto autostradale di Pedemontana ed il mio impegno futuro è rivolto alla realizzazione esecutiva dell’opera ormai finanziata.”

“Seguire soluzioni come quella del sovrappasso- ha concluso- non supportate tecnicamente ed economicamente, condurrebbe invece ancora una volta a non far nulla, con il sicuro risultato di continuare a lasciare il cittadino in coda ad aspettare dietro ad un passaggio a livello frequentemente chiuso, a maggior ragione con il raddoppio ferroviario, causando perdite sia di tempo sia economiche al cittadino e all’apparato produttivo delle aziende della nostra città”