Lecco, poi Lodi e Cremona. Ma non Monza, ad esempio, non al momento. Non sta facendo, per ora, breccia in tutta la Regione la proposta dell’assessore lombardo alla Sicurezza, Riccardo De Corato, di garantire maggiore sicurezza sui treni coinvolgendo le istituzioni locali. «Per quanto concerne la sicurezza sui treni – ha ricordato De Corato – ho evidenziato più volte la necessità di un’azione sinergica tra le istituzioni. Nella seconda metà del 2021, anche con il coinvolgimento della polizia locale, abbiamo perfezionato un accordo con la prefettura di Lecco e Trenord, per la linea Milano Lecco che, grazie all’adesione di più Comuni della provincia e al ruolo di capofila del Comune di Lecco, ha consentito una serie di servizi tardo pomeridiani e serali di polizia locale nei pressi di molte stazioni che, di regola, non possono essere svolti per carenza di personale. Protocollo che ha dato risultati significativi».«Lo scorso 4 novembre – ha sottolineato quindi l’assessore alla Sicurezza – ho invitato tutti i prefetti della Lombardia a valutare l’opportunità dell’adesione ad un accordo analogo sempre con il sostegno finanziario di Regione Lombardia. Ad oggi, hanno risposto solo le Prefetture di Lodi e Cremona».
De Corato ha lanciato anche un assist alla collega di giunta, Claudia Maria Terzi,
sotto attacco da parte dei comitati e dei rappresentanti dei viaggiatori, che ne hanno chiesto le dimissioni immediate
. «L’attuale contrazione del servizio è determinata dall’assenza del personale legata a una situazione diffusa a livello nazionale causa Covid e interessa non solo il trasporto ferroviario ma anche le altre modalità di trasporto pubblico» ha spiegato rispondendo in Consiglio regionale ad una interrogazione relativa al ’servizio ferroviario regionale’.
La Terzi si è difesa, nelle ore scorse, affidando il proprio pensiero a un comunicato: «Purtroppo le assenze di personale stanno rendendo difficile organizzare tutti i servizi del Trasporto pubblico locale. Il problema non è solo di Trenord, ma è generalizzato – spiega . Sono numerose anche le aziende del settore gomma che riducono le corse a causa proprio delle assenze del personale positivo o in quarantena. Analoghi problemi stanno affrontando altre imprese ferroviarie come Trenitalia. Ma tengo a sottolineare che il servizio ferroviario lombardo per come è strutturato, per volumi, quantità e frequenza, non ha paragoni nel resto d’Italia». «Per quanto attiene più nello specifico a Trenord – prosegue Terzi – mi limito a ricordare che la riorganizzazione delle corse ha come obiettivo proprio la tutela degli orari più frequentati da studenti e lavoratori, cercando di garantire il più possibile le fasce di punta. Del resto ogni giorno sono garantiti in Lombardia 800mila posti, a fronte di un’utenza attuale che si aggira sui 350mila viaggiatori». «La Regione – aggiunge – sta investendo 2 miliardi di euro per l’acquisto dei nuovi treni che stanno gradualmente entrando in servizio, e 1 miliardo di euro per l’infrastruttura di Ferrovienord. La speranza è che lo Stato centrale attui in proporzione investimenti analoghi sulla rete statale».