Un bando di Regione Lombardia sui progetti di sicurezza porta un carico di telecamere di videosorveglianza nella provincia di Monza e Brianza. Il Pirellone per potenziare i sistemi ha messo a disposizione due milioni di euro per i territori governati in modo associato da due o più Comuni e altri 800mila euro per i Comuni singoli.
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Arcore. L’attesa è durata a lungo, ma oggi la nuova rete di videosorveglianza è realtà. In questi giorni i tecnici stanno infatti montando le 38 videocamere del nuovo sistema di sicurezza e oltre la metà della dotazione è già attiva. Nel suo ufficio, centrale operativa del sistema, il comandante della polizia locale Marco Bergamaschi controlla a video le inquadrature delle videocamere, senza nascondere una certa soddisfazione per l’elevata qualità dell’immagine che le moderne tecnologie garantiscono.
Innanzitutto vanno citati i due varchi, sistemi di particolare efficienza che consentono di registrare letteralmente le targhe di tutti i veicoli in transito. Ogni varco è provvisto di 4 telecamere, 2 per senso di marcia. Per ogni senso di marcia infatti un apparecchio inquadra il contesto che permette di riconoscere anche il tipo di veicolo, l’altro apparecchio è sulla targa. E così, con i due varchi a nord e a sud dell’ex statale 36, siamo già a 8 telecamere.
L’elenco prevede poi due telecamere all’angolo Via De Gasperi-via Battisti (zona passaggio a livello verso la stazione), due sui due lati della stazione ferroviaria, due all’incrocio Via Casati-Croce (in corrispondenza del cavalcavia); due in piazza Pertini, una speed dome in via Monginevro, in grado di effettuare rotazioni a 360 gradi e di essere comandata a distanza, una in zona parco-municipio, tre in Largo Vela, due nella zona della Farmacia di Via Manzoni, una in Via Umberto I, due nel parcheggio sotterraneo comunale della stessa via, due sul campanile di Sant’Eustorgio, due in biblioteca, quattro all’incrocio Via Casati-Roma, due in via Edison.
La mappa dei luoghi videsorvegliati non si discosta molto da quella già esistente con la differenza che ora gli apparecchi saranno funzionanti e di alta qualità tecnologica. La definizione dell’immagine è alta e consente di catturare dettagli e pure numeri di targa.
Il sistema pre-esistente, fuori uso da anni, era stato installato dalla giunta Rocchini intorno al 2008, era dotato di 36 telecamere, un numero di rilievo per l’epoca, ma di qualità scarsa. Erano state acquistate grazie a un finanziamento regionale. Come oggi.
Al nuovo sistema si aggiungono le telecamere private della stazione ferroviaria e quelle della villa Borromeo. Queste ultime, nel giro di qualche settimana, saranno inserite nel programma di vigilanza armata avviato dal Comune. Da allora la Gran Dama sarà completamente videosorvegliata. (Valeria Pinoia)
Agrate Brianza. Il piano sulla sicurezza approvato dalla Giunta Colombo è stato presentato dal comandante della polizia locale Gioacchino Lorenzo che ha stilato nei dettagli il piano d’intervento. «L’intenzione è di installare cinque telecamere ai varchi d’accesso del paese – ha detto il responsabile dei vigili agratesi -. Tutto ciò per poter identificare le targhe delle auto transitano sul territorio».
Grazie infatti a un sofisticato software la polizia locale potrà riconoscere le targhe dei veicoli e incrociando i dati dei database della motorizzazione possono capire se il mezzo che sta entrando in paese è regolarmente assicurato o meno, se è stato rubato, oppure è stato pagato il bollo e molti altri particolari. Un sistema che sta già prendendo piede in diverse parti d’Italia. I cinque occhi elettronici verrebbero piazzati a nord e a sud di via Filzi a Omate al confine con Cavenago, a est e a ovest su via Matteotti che collega Agrate all’autostrada A4 e a Concorezzo, infine sulla sp13 in zona isola ecologica in direzione di Pessano.
«Il progetto non finisce qui – ha proseguito Lorenzo -, perché vorremmo posizionare anche due telecamere normali una in zona cimitero a Omate e l’altra all’isola ecologica, dove in passato si sono verificate delle intrusioni». Un’operazione che ha un costo complessivo di circa 48mila euro, che il Comune spera di finanziare in buona parte coi fondi regionali. Infatti Regione Lombardia finanzia fino all’80% dell’intervento con un massimo di 40mila euro.
La risposta dell’ammissione o meno al bando arriverà per ottobre e la giunta Colombo spera in cuor suo di ottenere i finanziamenti a fondo perduto. (Michele Boni)
Concorezzo. Concorezzo ha prodotto la medesima richiesta per videosorvegliare al meglio il territorio. Resta da capire chi avrà diritto a questi soldi quando gli uffici regionali stileranno la graduatoria definitiva. Per ora tanto ad Agrate, quanto a Concorezzo si aspetta il responso del Pirellone. (Mi.Bon.)
Sulbiate. Un totale di sette telecamere per un costo complessivo di circa 50mila euro da installare sul territorio. È questo quanto ha predisposto il Comune di Sulbiate nell’ambito di un progetto per aumentare la sicurezza e la sorveglianza del paese. Nel dettaglio verranno posizionate sul territorio cinque postazioni fisse per il rilevamento della velocità e due telecamere di presidio varchi, che si andranno ad aggiungere a quella già attiva all’incrocio tra via Cascina Cà e la Sp177 in direzione Bellusco.
«Abbiamo partecipato a questo bando per il finanziamento del progetto – spiega il sindaco Carla Della Torre –. L’obiettivo è quello di potenziare la sicurezza del nostro territorio installando questi varchi elettronici. L’augurio è quello di ricevere un contributo e di riuscire a partire con il progetto entro la fine dell’anno».
Mentre le cinque postazioni fisse di rilevamento verranno posizionate in diversi luoghi del paese e in particolare su via Madre Laura, il Comune ha deciso di installare i presidi dei varchi in via Manzoni verso l’uscita di Mezzago e sulla Sp177 all’incrocio con via delle Arti e dei Mestieri in direzione Aicurzio. Le telecamere saranno poi tutte connesse alla centrale operativa di Ronco Briantino dove ha sede il comando di polizia locale associato.
«Le telecamere di presidio varchi sono degli strumenti molto importanti – prosegue il primo cittadino –. Saranno fondamentali per le forze dell’ordine per risalire a veicoli rubati oppure per mezzi utilizzati per furti o rapine, di modo da tracciare così il percorso realizzato da auto, camion o furgoni». I nuovi occhi elettronici si andranno così ad aggiungere alla colonnina posizionata al semaforo dell’incrocio tra la Sp177 e Cascina Cà, dove il Comune in direzione Aicurzio nei mesi scorsi aveva installato una telecamera per pizzicare gli automobilisti indisciplinati che passano con il rosso. La telecamera in questione ha già staccato diversi verbali nel corso di questi mesi: circa 200 multe. (Gabriele Galbiati)
Paderno Dugnano. Saranno 2 le videocamere che saranno attivate e puntate su piazza Falcone e Borsellino, in base al nuovo progetto di ampliamento della videosorveglianza stradale in via di realizzazione da parte del Comune di Paderno Dugnano. E, nello specifico, la piazza che ospita uno dei tre centri anziani della città sarà dotata anche di varchi dotati di punti di ripresa capaci di leggere le targhe. Il progetto, appena approvato e cofinanziato dalla Regione Lombardia, parla di due varchi bifacciali con telecamere di contesto e di lettura targa e due telecamere di contesto destinate esclusivamente al monitoraggio e controllo di quella piazza cittadina. (Pier Mastantuono)
Solaro. Al momento Solaro è cablata in entrata ed uscita dal paese con gli occhi elettronici di monitoraggio del traffico e delle più comuni infrazioni del codice della strada, ma anche con diverse telecamere più strettamente adibite alla videosorveglianza del territorio. L’ampliamento consterà in tutto di otto nuove postazioni fisse e speed dome da collocare in punti particolarmente sensibili del paese, più un varco per il controllo dei veicoli con telecamera da aggiungere ai quattro già presenti, per un controllo 24 ore su 24 del territorio. I punti selezioni sono: via Cavour in ingresso paese, con una telecamera controllo targhe e una di contesto, con controllo entrata cimitero; via Cavour al semaforo con due telecamere videosorveglianza; via Mazzini angolo vicolo Pellizzoni con due telecamere di videosorveglianza; via Mazzini angolo via Borromeo con una telecamera di videosorveglianza; il centro sportivo di corso Berlinguer con due telecamere di videosorveglianza; via Cellini con una telecamere di videosorveglianza.
Sull’utilità della videosorveglianza si pronuncia il sindaco Diego Manenti: «Già in passato questo bando è stata occasione per recuperare fondi con cui è stato possibile arrivare all’attivazione della piattaforma di videosorveglianza che oggi conta, tra telecamere di monitoraggio e altre di lettura targhe dei veicoli, 31 punti attivati. Vorremmo completare il sistema di cui sopra con alcuni punti di monitoraggio del centro paese, così da meglio controllare atti vandalici (ad esempio per le famose colonne in cemento abbattute) o mancanza di decoro (ad esempio le deiezioni canine non raccolte dai proprietari) e proteggere meglio edifici di interesse storico-artistico, come può esserlo l’oratorietto dei santi Ambrogio e Caterina in via Mazzini». Il progetto dovrebbe andare a buon fine anche nel caso in cui non ci fosse risposta positiva dalla Regione: «L’intenzione c’è, anche se sarà più faticoso perché dovremmo farci carico per intero dei costi». (Diego Marturano)
Macherio e Sovico. «Occhi elettronici» capaci di leggere le targhe dei mezzi in transito e verificare in tempo reale se appartengono a auto rubate, oppure sprovviste di assicurazione o non in regola con la revisione. Il «Grande Fratello» farà il suo ingresso in grande stile con quindici telecamere, e inizierà a dare una mano agli uomini del comando unificato della polizia locale di Macherio e Sovico. Un salto in avanti epocale: la dotazione sarà cinque volte superiore rispetto al passato. Fino a ieri c’erano appena tre telecamere. Ma anche queste ultime saranno aggiornate e resteranno al loro posto. In totale, dunque, tra Macherio e Sovico ce ne saranno 18. Soddisfatto il comandante, Francesco Farina: «Riusciremo a offrire un controllo del territorio e una sicurezza molto più elevato che in passato. L’alta tecnologia si mette al servizio della qualità della vita dei cittadini». Aggiunge il vicesindaco di Macherio, Silvia Vitagliano: «Non è stato facile riuscire a potenziare i sistemi di videosorveglianza già esistenti: come sempre, le cose da fare sono tante, ma il bilancio dei comuni è sempre più risicato». Fa eco il sindaco di Sovico, Alfredo Colombo: «Abbiamo presentato una richiesta di cofinanziamento alla Regione Lombardia. Solo così è stato possibile coprire buona parte dei costi da sostenere».
Le telecamere avranno un’«attenzione particolare» per le grandi direttrici del traffico. Prima tra tutte la Sp6 Monza-Carate: la speranza è quella di dare un taglio a incidenti e a code. Tra le nuove quindici telecamere in arrivo, sette saranno dedicate alla lettura delle targhe e otto al controllo del traffico. Otto saranno al lavoro sul territorio di Sovico, sei su quello di Macherio. L’investimento sarà rilevante: 100mila euro. «Ottantamila euro – aggiunge Vitagliano – saranno a carico della Regione Lombardia, ventimila ai due comuni di Macherio e di Sovico».
Grande il salto in avanti sul fronte della sicurezza: le telecamere riusciranno a bloccare in tempo reale i veicoli che sfrecciano a 150 chilometri all’ora. Riuscendo a rintracciarli anche se una parte della targa è coperta. A Macherio, grande attenzione sarà posta su via Regina Margherita, all’incrocio con via Mattei, e in via Cardinal Ferrari, all’altezza di via Sant’Ambrogio. Altri incroci pericolosi «sorvegliati speciali» saranno l’incrocio con via Lombardia, quello su viale Brianza in zona eco-stazione, e quello in via Meucci. A Sovico invece occhi puntati sull’incrocio con via monsignor Terruzzi e a quello con via Lombardia. Senza dimenticare la frazione di Bareggia e le scuole elementari «Manzoni»e le medie «Leopardi». (Marco Mologni)