Seregno, nuovo organo per la chiesa del Lazzaretto: arriva dal nord della Germania

Lo strumento è stato acquistato grazie ad una donazione di Donata Nobili, in memoria del marito Francesco Scamazzo, e sarà utilizzabile dalla prossima primavera
Il nuovo organo della chiesa parrocchiale del Lazzaretto a Seregno, in arrivo dalla Germania

«L’arrivo di un nuovo organo nella chiesa del Lazzaretto è certo un dono in memoria di Francesco Scamazzo, ma è anche un segno della provvidenza, per un’assemblea che ha sempre sostenuto con il canto le celebrazioni liturgiche». Lorenzo Zandonella Callegher, musicista di lungo corso, commenta così la novità dell’arrivo di un organo, che sarà accolto dall’edificio ecclesiastico parrocchiale della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto a Seregno. Lo strumento andrà così a colmare una lacuna, grazie alla generosità di Donata Nobili, che ha voluto effettuare una donazione a ricordo del marito, il medico Francesco Scamazzo, scomparso nel 2023.

Lazzaretto: fondamentale una donazione in memoria di Francesco Scamazzo

Francesco Scamazzo

«In questa chiesa -continua Zandonella Callegher-, nella quale sono organista da circa 20 anni, dai tempi di don Antonio Cogliati, secondo parroco, è già presente un piccolo organo, costruito dalla ditta Barbiani di Milano, composto da sei registri. Da tempo, con il vicario don Michele Somaschini, si discuteva della possibilità di installare qualcosa di più consono ed adatto ad evidenziare e solennizzare con la musica i vari momenti dell’anno liturgico». E qui è entrata in gioco Donata Nobili: «Chiedendomi cosa potesse fare per onorare la memoria del marito, mi ha dato l’idea di un contributo importante per finanziare l’acquisto di un nuovo organo, poiché Francesco era un organista amatoriale molto appassionato. L’organo proviene dal nord della Germania, ha la trasmissione completamente meccanica, cioè la tastiera comanda direttamente l’apertura delle valvole dell’aria, tramite un sistema di leve, possiede ventidue registri, due tastiere ed una pedaliera».

Lazzaretto: lo strumento sarà riassemblato dalla ditta Corno

Il focus mette quindi sotto la lente l’impegno che è stato necessario per conseguire l’obiettivo: «La ricerca dello strumento è durata quasi un anno. Sarà adatto non solo per accompagnare il canto dei fedeli, ma anche per eseguire i brani di autori bachiani, prebachiani e moderni. Dopo lo smontaggio ed il trasporto in Italia, sarà adeguato fonicamente al nuovo ambiente. Il riassemblaggio sarà affidato alla ditta Corno di Arcore». Una realtà, quest’ultima, che è già conosciuta in città, avendo restaurato negli anni scorsi, prima della pandemia da Covid 19, l’organo della basilica San Giuseppe. «Se non ci saranno inconvenienti tecnici -conclude Zandonella Callegher-, il lavoro dovrebbe concludersi per la Pasqua di quest’anno».

Lazzaretto: Scamazzo ricordato anche da un ciclo di concerti

In primavera, il 25 aprile a Santa Valeria ed il 10 maggio a Sant’Ambrogio, sono previste le tappe finali del ciclo musicale “Soli Deo Gloria”, che ricorda Scamazzo.