«Il nuovo piano parcheggi scatterà in maniera definitiva nella prima decade di novembre. Il giorno esatto ancora non lo sappiamo: lo potremo comunicare soltanto all’inizio della prossima settimana, dopo i tavoli tecnici già convocati».
Giacinto Mariani, vicesindaco di Seregno, ha ufficializzato così venerdì mattina, dopo l’ultima riunione a palazzo Landriani-Caponaghi con i rappresentanti del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell’appalto, composto dalla Sistemi Controllo Traffico di Alassio e dalla No Problem Parking di Napoli, lo status quo dell’iter che porterà all’introduzione del pagamento dei parcheggi coperti o interrati e di parte di quelli in superficie. «Sarà un percorso graduale -ha continuato – perché non vogliamo ripetere gli errori che abbiamo commesso con la nuova viabilità della zona a traffico limitato.
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«Ci sarà quindi un’adeguata informazione e la prima settimana gli steward dell’appaltatore guideranno per mano gli utenti. Nel frattempo, stiamo valutando qualche modifica, che non cambierà la sostanza del macroprogetto votato a suo tempo dal consiglio comunale, e provvederemo alla realizzazione della segnaletica orizzontale ed alla posa di quella verticale».
L’analisi è entrata quindi nel merito delle polemiche: «Francamente le trovo fuori luogo. Oggi ci si straccia le vesti per l’introduzione del pagamento, quando ad esempio nel periodo in cui ero sindaco più volte sono stato accusato di danno erariale dalle opposizioni, poiché le aree interrate o coperte erano gratuite. Preciso che non stiamo riconvertendo a pagamento tutti i posteggi: limitando il discorso a quelli di superficie, stiamo parlando di 400 stalli sul totale di oltre 3mila, disponibili nella zona a traffico limitato ed immediatamente a suo corollario».
L’attenzione si è spostata poi su un altro aspetto: «Pass per residenti o per chi lavora in centro non sono possibili. Nel perimetro della zona a traffico limitato, abbiamo 1.848 abitanti, ai quali vanno sommati i dipendenti comunali, quelli delle poste, di Aeb e Gelsia, delle banche, delle assicurazioni e di tutti gli altri esercizi. Soltanto così avremmo già sforato il numero degli stalli e la turnazione che perseguiamo come obiettivo prioritario sarebbe vanificata sul nascere.
«Ciò non vuol dire che non abbiamo tenuto in conto le esigenze di queste categorie: le fasce gratuite, l’abbattimento del 50 per cento del costo della prima ora e gli abbonamenti sono lì a dimostrarlo».
Lo sguardo è stato infine rivolto al futuro: «Dobbiamo cominciare, dopodiché valuteremo eventuali migliorie. Siamo di fronte ad un quadro dinamico: gli stessi appaltatori mi hanno detto che in genere è dopo un anno che si hanno dati sufficienti per capire dove e come intervenire. Un’ambizione è quella di individuare aree di parcheggio per i soli residenti, ma ci vorrà tempo». Sul pregresso del bando ha fatto chiarezza Marco Formenti, l’assessore che se ne occupò nel mandato amministrativo concluso in primavera: «Abbiamo fin da subito cercato un rapporto stretto con le categorie. Con gli esponenti dell’Unione commercianti, ad esempio, ci siamo incontrati più volte ed abbiamo illustrato loro le macropeculiarità del progetto su cui stavamo riflettendo.
«Oggi una delle necessità è per me quella di navette che colleghino il centro con i parcheggi periferici, che potrebbero così essere utilizzati senza grossi esborsi dai lavoratori. Ma un esperimento simile qualche anno fa, sotto Natale, ebbe una risposta pari a zero…».