Seregno, il rinvio a giudizio per l’operazione Aeb-A2A non porterà il sindaco Rossi alle dimissioni

Il primo cittadino ha comunicato di aver appreso la notizia dalla stampa e la volontà di proseguire il suo lavoro. Nessun commento invece da parte di Aeb
La sede di Aeb in via Palestro a Seregno

Il rinvio a giudizio, chiesto dalla procura della Repubblica di Monza nei suoi confronti, con l’accusa di turbativa d’asta, in merito all’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A, non spingerà alle dimissioni il sindaco di Seregno Alberto Rossi.

Aeb: il primo cittadino ha appreso la notizia dalla stampa

«Prendo atto della richiesta del pubblico ministero di rinvio a giudizio -ha spiegato il primo cittadino-, che ho appreso dalla stampa, relativamente alla vicenda che riguarda l’aggregazione industriale tra A2A ed Aeb. Io continuo il mio lavoro, sapendo di aver guardato solo all’interesse pubblico ed al bene della città».

Aeb: nessun commento ufficiale da parte della società

Aeb ha invece scelto di non commentare la novità, poiché nessuna delle persone coinvolte è oggi parte della società.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.