La giunta comunale perde un pezzo a pochi giorni dalla conclusione del proprio mandato. Gabriele Vitalone, assessore con deleghe a Mobilità, Scuola, Commercio e Sanità, si è infatti dimesso nella giornata di martedì 17 maggio. Vista la tempistica, la decisione ha ragioni esclusivamente politiche. Il 56enne, richiamato in giunta nel marzo 2021 da indipendente dopo che per oltre tre anni le sue deleghe erano state “congelate” a causa della condanna per associazione a delinquere del fratello Giovanni, ha scelto di chiudere anzitempo il proprio incarico amministrativo per “una questione di dignità”.
Le dimissioni di Vitalone: veto del sindaco sul nome
Gabriele Vitalone, estraneo alla vicenda giudiziaria del fratello, infatti non è in nessuna lista alla prossime elezioni perché il sindaco Magda Beretta ha posto un veto sul suo nome. «Nel marzo 2021 spiega l’ormai ex assessore – ero rientrato in giunta a due condizioni; la prima era il poter parlare liberamente durante in consiglio comunale al mio ritorno e la seconda era essere parte attiva nella campagna elettorale del 2022. Quest’ultima condizione non è stata rispettata. Il sindaco avrebbe dovuto avere lo stesso coraggio dimostrato quando ha voluto rimettermi in giunta nonostante il parere negativo di Forza Italia».
Le dimissioni di Vitalone: un “arrivederci”
L’ex assessore era stato contattato da Fratelli d’Italia, ricevendo l’ok dal coordinamento regionale ma non da quello locale, e dalla lista civica “Uniti per Senago” che poi però si è scontrata con il diniego del sindaco uscente. «Mi spiace perché con il sindaco non ho mai avuto frizioni. Il mio è solo un “arrivederci” perché la politica mi piace e non la voglio abbandonare». La replica di Magda Beretta è molto stringata. «Deduco abbia avuto i suoi motivi nel rassegnare le dimissioni a poche settimane dalle elezioni. Auguro ogni bene alla persona Gabriele e gli faccio i miei migliori auguri per le imminenti elezioni, anche se non è direttamente candidato».