Scuola, verso la class action per i viaggi studio cancellati dal Covid-19

La protesta è partita da Monza, dai genitori di studenti iscritti al Mosé Bianchi che avevano prenotato e saldato gli stage in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania bloccati a causa della pandemia. La scuola ha restituito quanto aveva in cassa, ma la maggior parte delle quote erano già state versate alle agenzie.
Monza Genitori di alunni dell istituto Mose Bianchi non risarciti dopo l annullamento di viaggi studio
Monza Genitori di alunni dell istituto Mose Bianchi non risarciti dopo l annullamento di viaggi studio Fabrizio Radaelli

Dovevano partire per la Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. La pandemia ha bloccato tutti gli stage linguistici organizzati dal Mosè Bianchi di Monza tra febbraio e aprile dello scorso anno e ora le famiglie chiedono il rimborso delle quote.

«Si tratta di viaggi tra i 500 e i 900 euro – spiega Enrico Repetto, avvocato di Monza e padre di un’alunna in quinta liceo linguistico – per molte famiglie non è facile mettere insieme una quota del genere e comunque è un sacrosanto diritto avere il rimborso. Trovo assurdo che nessuno parli di questo problema».

È lui a guidare la protesta dei genitori che si è già estesa a diverse classi del liceo e potrebbe riguardare altre scuole: sabato scorso si sono dati appuntamento davanti al liceo, nei prossimi giorni chiederanno un appuntamento all’ufficio scolastico provinciale e al sindaco, ma sono pronti ad arrivare ad una class action contro il ministero.

«Siamo la scuola più esposta con 500mila euro – conferma il dirigente Guido Garlati – perché abbiamo una lunga tradizione di stages linguistici, purtroppo siamo stati investiti in pieno dall’emergenza sanitaria e avevamo già versato quasi tutto alle agenzie. Siamo riusciti a restituire la parte rimasta sul conto corrente della scuola, nella maggioranza dei casi solo il 10%, in altri fino al 90% perché avevamo ancora i soldi sul conto».

Proprio le agenzie, secondo le indicazioni ministeriali, si sono avvalse subito della facoltà di emettere voucher intestati alla scuola della durata di diciotto mesi che potrebbero però diventare carta straccia visto che anche quest’anno non si potrà viaggiare.

Anche il dirigente del Mosé Bianchi, scuola capofila dei licei della provincia di Monza e Brianza, sta cercando una soluzione insieme ai colleghi: «Stiamo raccogliendo i dati tra le diverse scuole – spiega – se ci faranno causa ci metteremo nelle mani dell’avvocatura di Stato. Tutte le famiglie hanno il diritto al rimborso integrale delle cifre, ma le scuole non hanno più i soldi e il ministero non ci ha fatto pervenire nessun’altra indicazione su cosa fare».