La Procura di Lecco ha chiesto il giudizio immediato per i tre giovani, tra i quali una ventenne di Briosco, sottoposti a misura cautelare (per la brioschese l’obbligo di firma) in quanto accusati di estorsioni e tentate estorsioni a sfondo sessuale ai danni di un dirigente di banca del Canturino.
La prima udienza del processo è stata fissata per il 14 ottobre ma è possibile che già a luglio, davanti al giudice per l’udienza preliminare, i tre chiedano il rito abbreviato.
Tre gli episodi consumati nella Brianza lecchese attribuiti a un 25enne di Missaglia, considerato il “dominus” dell’organizzazione, alla brioschese e a un 20enne di Monticello Brianza. In un caso sarebbe intervenuto anche un 59enne di Verano Brianza, con una telefonata di minaccia nella quale si sarebbe spacciato per il padre della brioschese. Alla vittima avrebbero estorto denaro contante in tre tranche, da 750, 850 e 600 euro finchè ad ottobre il dirigente di banca non ha deciso di sporgere denuncia.
Ad adescarlo, su un sito di incontri, sarebbe stata la ventenne di Briosco: un piano organizzato, una volta concordato l’appuntamento infatti la ragazza e la vittima, appartati a bordo di un’auto, con la ragazza a seno nudo (non ci sarebbero stati rapporti completi) sarebbero stati fotografati dai complici facendo poi scattare il ricatto con la richiesta di denaro.
Dopo la denuncia al comando della polizia locale di Cantù le indagini, coordinate dalla Procura lecchese, si sono svolte in collaborazione con i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Merate anche con intercettazioni telefoniche e servizi di pedinamento.