Pretende soldi dall’ex prostituta In manette l’amico diciottenne

Indagine lampo dei carabinieri di Arcore e un albanese accusato di estorsione finisce in manette. È successo lo scorso fine settimana quando una 24enne di nazionalità romena, da poco libera da un giro di prostituzione, si è recata in caserma per denunciare quel 18enne che pretendeva da lei con insistenza e minacce 1.200 euro.
I carabnieri hanno arrestato uno sfruttatore
I carabnieri hanno arrestato uno sfruttatore

Indagine lampo dei carabinieri di Arcore e un albanese accusato di estorsione finisce in manette. È successo lo scorso fine settimana quando una 24enne di nazionalità romena, da poco libera da un giro di prostituzione, si è recata in caserma per denunciare quel 18enne che pretendeva da lei con insistenza e minacce 1200 euro.

I due si conoscevano, lui è il fratello dell’ex compagno e sfruttatore della ragazza. È arrivato in Italia per la seconda volta alla ricerca di soldi per rinnovare il permesso di soggiorno e per trovare una sistemazione.

Sapendo che la ragazza si è ritirata dal giro e ha un compagno, ha pensato bene di sfruttarne la nuova posizione e ha iniziato a contattarla attraverso il social network facebook e gli sms addirittura dal suo Paese d’origine. Un piano che si è infranto nel giro di poche ore. Dopo aver lanciato le sue minacce e offese telematiche, il giovane albanese, finora incensurato, è arrivato in Italia. Qui ha continuato a contattare la donna con sms e telefonate per chiedere la cifra che la vittima non ha mai consegnato.

Assediata dalle insistenze del 18enne, lei alla fine si è decisa a rivolgersi ai carabinieri che nel giro di 24 ore hanno chiuso la partita. I militari si sono accordati con la ragazza e hanno organizzato la trappola nella quale l’albanese è caduto senza esitazioni. La donna è stata invitata a fissare con il 18enne un appuntamento sotto la propria abitazione in città, fingendo di essersi convinta a pagare e portando con sé effettivamente il denaro. Lui non ha sospettato di nulla e si è presentato per incassare i contanti, ma al momento della consegna i militari sono entrati in azione e, forti della flagranza, hanno fatto scattare le manette per estorsione. Il processo è stato aggiornato al 6 maggio, ora l’uomo è ai domiciliari presso familiari a Milano.