Presunta truffa da 21 milioni con aziende “false”: «Gruppo attivo anche in Brianza» – VIDEO

Operazione della Guardia di Finanza di Asti, 14 indagati. Avrebbero ottenuto finanziamenti bancari per 1,8 milioni euro, anche 375mila euro dal Fondo Garanzia Covid 19, e raggirato fornitori ordinando loro merce per quasi 20milioni di euro, non pagata.
Operazione Warranty guardia di finanza
Operazione Warranty guardia di finanza

Un vorticoso giro attraverso tre diversi Paesi Europei per “ripulire” denaro per riacquistare un immobile di pregio in Brianza che gli era stato pignorato in un crac finanziario.È una delle circostanze emerse nell’ambito di una operazione chiamata “Warranty”, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, con il supporto anche dei Finanzieri dei Reparti di Lombardia, Lazio e Sardegna, che ha consentito di disarticolare un gruppo organizzato attivo tra l’astigiano, le province di Milano, Monza, Como e Lodi.

Dieci le misure cautelari personali, di cui 8 in carcere e due ai domiciliari eseguite. Inoltre è scattato il sequestro preventivo di conti correnti, imbarcazioni di lusso, immobili e società.Oltre ai delitti di possesso e fabbricazione di documenti falsi e ricettazione di documenti risultati rubati, ai 14 indagati è stata contestata l’indebita percezione.

Dagli accertamenti dei militari del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Asti sarebbe infatti emerso che gli indagati avrebbero utilizzato società già esistenti oltre che altre da loro create (in prevalenza da soggetti presentatisi ai notai incaricati esibendo documenti di identità abilmente contraffatti o con prestanomi nullatenenti), rese artificiosamente affidabili mediante l’utilizzo di bilanci artefatti, anche riciclando quelli redatti dalla precedente proprietà delle società acquisite, con dati economico-finanziari falsi, poiché riferiti ad un periodo di sostanziale inattività.

Presunta truffa da 21 milioni con aziende “false”: «Gruppo attivo anche in Brianza» -
  
   VIDEO
Operazione Warranty guardia di finanza

Bilanci che venivano regolarmente depositati presso la Camera di Commercio così da mostrare a banche, privati e pubbliche amministrazioni una situazione florida, avvalendosi anche del rilascio di false fideiussioni, tutte apparentemente emesse da primario Istituto di Credito. Un castello di carta con il quale il sodalizio avrebbe ottenuto finanziamenti bancari per 1,8 milioni euro, anche 375mila euro dal Fondo Garanzia Covid 19, e raggirato fornitori ordinando loro merce per quasi 20milioni di euro, non pagata. I Finanzieri hanno ricostruito un flusso di denaro per circa 250 mila euro, risultato in base agli accertamenti dei finanzieri di Asti proveniente da delitto di truffa, trasferita prima nell’Est-Europa (Bulgaria, Slovacchia) e poi da lì in Svizzera, da dove è stata movimentata di nuovo in Italia tramite società elvetica riferibile ad uno degli indagati – cui è stato contestato il delitto di auto-riciclaggio aggravato dalla transnazionalità. Non solo, è stato anche tracciato un tentativo di riscattare mediante identità false una polizza assicurativa per un valore di 550.000 euro intestata ad un cittadino italiano residente nel lodigiano. Infine, uno dei soggetti colpito da misura cautelare di arresto in carcere è risultato peraltro percepire il reddito di cittadinanza che a seguito di tale provvedimento giudiziario però gli verrà sospeso.