Premio Airò, una borsa di formazione lavoro per il riscatto di chi ha sbagliato

A due anni dalla scomparsa del magistrato di Monza l’iniziativa nel suo nome della Rete per il reinserimento sociale di detenuti e di Fondazione della comunità Mb.
Giuseppe Airò
Giuseppe Airò fabrizio radaelli

A due anni dalla scomparsa di Pino Airò, indimenticato giudice penale del tribunale di Monza, la Rete per la promozione del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, adulti e minori, degli ex detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna ha costituito con la Fondazione della comunità Monza e Brianza un premio dedicato alla memoria del magistrato.

Si tratta di una borsa di formazione lavoro finalizzata a formare professionalmente persone adulte e minori sottoposti a provvedimenti penali, e a creare opportunità lavorative concrete. Un progetto che esprime la volontà di chi ha conosciuto e stimato Airò, affinché si continui la sua opera. «Chi ha conosciuto Airò sa che ha saputo guardare sempre alla funzione giurisdizionale non come potere ma come servizio in favore dei cittadini e del territorio, con un occhio di riguardo alle persone in difficoltà», racconta oggi chi l’ha conosciuto professionalmente.

«Si apre oggi la raccolta fondi per la prima edizione del Premio Airò, che sarà promosso nel prossimo autunno – spiegano i promotori -. È stato costituito un fondo presso la Fondazione per raccogliere donazioni da tutti coloro che vorranno proseguire l’operato di Pino Airò, sposandone la filosofia e i principi».

Tutti possono contribuire con donazioni e offerte e incrementare così le risorse a disposizione del premio. Tutti i dettagli e le modalità di donazione sono disponibili sul sito fondazionemonzabrianza.org/news/premio-borsa-di-formazione-e-lavoro-pino-airo-2021. Qui è scaricabile anche il bando per poter partecipare al concorso.

Possono partecipare al premio per l’anno 2021 le cooperative sociali e le associazioni senza finalità di lucro che svolgono da almeno tre anni attività specifica di reinserimento lavorativo e sociale di detenuti o ex detenuti su tutto il territorio nazionale.

Le domande dovranno essere inviate antro mezzogiorno del 5 novembre 2021 tramite l’area riservata del sito della Fondazione. Il progetto dovrà poi essere attivato entro dodici mesi dalla data di assegnazione.