Poste Italiane, il 4 novembre sciopero generale contro i tagli

Venerdì 4 novembre sciopero generale delle poste contro i tagli. Per i sindacati c’è il rischio di un «taglio» di 20mila posti di lavoro su un totale di 140mila, e potrebbe riguardare anche la Brianza.
Poste italiane
Poste italiane Cardini

Per i sindacati c’è il rischio di un «taglio» di 20mila posti di lavoro su un totale di 140mila. Una possibile conseguenza dell’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane. Per questo Slp Cisl, Slc Cgil, Failp Cisal, Confasal.Com e Ugl Com hanno proclamato uno sciopero generale in Poste Italiane spa per l’intera giornata di venerdì 4 novembre.

La possibile riduzione di personale potrebbe colpire anche la Brianza. Dove, come spiega Mario Bellofiore, segretario Slp Cisl Monza Brianza Lecco, «in questi ultimi anni i dipendenti MP (uffici postali) di Poste italiane, sono già diminuiti di circa 130 addetti».

In Brianza l’organico complessivo è composto da circa 700 operatori di sportello e 500 addetti al recapito.

Sono previste manifestazioni in ogni regione. A Milano verrà organizzato un presidio dalle 10 alle 12 davanti alla Borsa in piazza Affari.

«Adesso – precisa Bellofiore – la nostra preoccupazione è che nel 2017 verrà introdotto, anche in Brianza, il nuovo modello organizzativo a zone alterne compromettendo la qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio universale. Questo stesso modello in altre province sta già creando notevoli difficoltà con giacenze e ritardi sulla consegna della corrispondenza».