Si chiamerà “Casa Lilt”, perché gli ambulatori di via San Gottardo a Monza sono come una famiglia che si allarga, pronta ad accogliere e occuparsi della salute di tutti, come e anche più di prima. È proprio questo il desiderio di Litl Milano Monza Brianza che ha scelto di trasformare, con una vasta riqualificazione, lo storico spazio di prevenzione nel cuore della città in un centro di 700 metri quadrati distribuito su 5 piani, capace di mettere a disposizione del territorio servizi fondamentali di prevenzione, diagnosi, presa in carico e promozione di stili di vita corretti. Una volta terminati i lavori, Casa Lilt potrà effettuare 36 mila esami e visite di diagnosi precoce oncologica e assistere 1.000 malati all’anno. Il frutto di una ristrutturazione del valore di 2 milioni di euro, che è stata avviata giovedì 5 maggio con simboliche picconate alla struttura esistente. Il cantiere è già partito e l’obiettivo è quello di aprire Casa Lilt per il prossimo mese di ottobre. Gli spazi saranno raddoppiati con l’annessione dei due piani superiori rispetto a quelli attuali.
Un team medico specializzato in oncologica, attrezzature diagnostiche di ultima generazione, tempi di attesa brevi, attenzione al paziente e finalità sociale sono le linee che guideranno il nuovo polo oncologico. «Siamo da 50 anni a Monza – ha ricordato Maria Bonfanti, vicepresidente Lilt Milano-MB. – Il nostro primo obiettivo è salvare vite e con questo intervento vogliamo essere ancora più presenti».
Casa Lilt: i lavori per cinque piani di prevenzione
A tenere a battesimo l’inizio del cantiere la conduttrice Federica Fontana: «Tante persone hanno creduto in questo progetto che guarda alla prevenzione in tanti modi e vuole accompagnare le persone prima, durante e dopo la scoperta di un problema oncologico».

A ricordare i servizi che saranno a disposizione nella struttura è stato il direttore sanitario Lilt Milano – Monza Brianza, Gianfranco Scaperrotta: «Con Casa LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori di Milano Monza Brianza dà vita a un polo di prevenzione oncologica che opera su tre livelli: prevenzione primaria per diffondere la cultura della salute; prevenzione secondaria per diagnosticare il tumore in fase precoce; prevenzione terziaria per garantire benessere a chi è malato».

Ma in quanto “casa”, sarà anche un luogo dedicato all’accoglienza e all’ascolto dei malati più fragili, che potranno contare su tutti i servizi di assistenza dell’associazione: accompagnamento alle terapie e fornitura di presidi, assistenza sociale e sussidi economici, presenza dei volontari nel reparto di Oncologia del San Gerardo. Nei cinque piani ci saranno 6 sale mediche, una palestra di riabilitazione, due sale per la fisioterapia, uno studio di psiconcologia, 6 uffici di assistenza e altre attività di missione.
Casa Lilt: si può aiutare adottando spazi e con la Formula Uno
Casa LILT è un impegno significativo per l’associazione non profit che lancia per questo alla comunità e alle aziende del territorio un invito a sostenere il progetto e vincere la sfida. Si può sostenere il polo oncologico in tanti modi: da una piccola donazione fino all’adozione di una sala medica o di un piano intero. Oppure partecipando agli eventi di LILT, come la storica marcia Formula Uno in programma per il 2 giugno in Autodromo.
Una famiglia come quella di Casa Lilt è completa solo se ha tanti amici che la sostengono, per il bene di tutta la comunità. «Non mancate il 2 giugno – sottolinea Dianella Schiro, volto storico di Lilt sul territorio –. Quest’anno ci sarà un motivo in più: anche così contribuiremo a sostenere la nostra nuova Casa»