A livello nazionale cresce l’allarme Omicron per gli operatori sanitari italiani, denunciato dal sindacato Nursing Up con “oltre mille infettati in più solo nelle ultime 24 ore, 8mila negli ultimi 30 giorni, questo significa che in un solo giorno si sono contagiati oltre 800 infermieri”.
La palla passa al sindacato Nursind Monza e Brianza a livello locale. Anche in questo caso tutta l’attenzione è sulla variante Omicron del covid che “manda in tilt gli ospedali brianzoli con i pronto soccorso presi d’assalto e gli infermieri, sempre sott’organico, trasformati in tuttofare, costretti a dividersi tra l’abituale lavoro e l’esecuzione di tamponi” dice una nota.
«Siamo ancora al collasso, perché come due anni fa il carico di lavoro viene messo sulle spalle sempre dei soliti – dice Donato Cosi, segretario territoriale NurSind Monza e Brianza, e componente della direzione nazionale NurSind – Continuo a ricevere segnalazioni di colleghi che negli ospedali del territorio lavorano in condizioni estreme. Esemplare la denuncia degli infermieri che lavorano al freddo al drive through di Monza e di Desio. Peraltro i colleghi che lavorano al centro tamponi di Desio mi hanno segnalato che nella sola giornata di lunedì 27 dicembre hanno individuato 577 persone positive. I colleghi sono allo stremo, ma questa volta non si può più parlare di emergenza. Si poteva prevenire, si poteva evitare l’ennesimo collasso della sanità pubblica».