Non deve avvicinarsi alla ex, ma entra nella sua casa: scatta l’arresto

Arresti domiciliari per un uomo di Barlassina che, nonostante il divieto di avvicinamento alla ex, avrebbe continuato a perseguitarla, arrivando a farsi trovare a casa sua.
I carabinieri di Seregno
I carabinieri di Seregno

Non avrebbe dovuto avvicinarsi alla ex, ma – stando alle accuse – ha continuato a perseguitarla, pedinarla e si è anche fatto trovare nella sua casa. Sono i motivi per cui i carabinieri della compagnia di Seregno hanno arrestato un 49enne residente a Barlassina con le accuse di lesioni personale aggravate e atti persecutori, cioè stalking.

L’ordinanza – arresti domiciliari – è stata emessa dal tribunale di Como e richiesta dalla stazione dell’Arma di Lomazzo nei confronti dell’operaio per tutelare la ex moglie di 46 anni. Secondo la denuncia della donna, il 49enne già dalla fine degli anni Novanta avrebbe manifestato comportamenti violenti, tradotti in maltrattamenti, violenze fisiche, vessazioni, insulti, controllo degli spostamenti, divieto di frequentare le amiche e usare il telefono cellulare.

La storia era poi finita, ma non per lui, che avrebbe continuato nelle condotte persecutorie. Un anno fa, a marzo, la donna ha chiesto aiuto dopo l’ingresso di nascosto dell’uomo nella sua casa, operazione che sarebbe poi stata ripetuta, così come pedinamenti per strada anche quando l’ex moglie era con il loro figlio, minorenne, senza contare i continui messaggi su WhatsApp. La vicenda sarebbe potuta finire lo scorso febbraio, quando il tribunale di Como con un’ordinanza ha stabilito gli arresti domiciliari per l’uomo (poi trasformati in divieto di avvicinamento) con divieto di comunicare con l’ex moglie e imponendogli la permanenza all’interno del suo comune di residenza.

All’inizio di marzo però il nuovo episodio: l’uomo avrebbe scavalcato il cancello per farsi trovare a casa della donna ancora una volta, fatto che ha spinto il tribunale a ripristinare i domiciliari.